Sannio, bimba violentata e uccisa
spunta un altro uomo

Sannio, bimba violentata e uccisa spunta un altro uomo
di Daniela De Crescenzo - Inviata
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Venerdì 24 Giugno 2016, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 21:58

Maria Ungureanu era viva alle 21,15 di domenica sera. E' una della certezze raggiunte dagli inquirenti che indagano sul giallo della bambina di nove anni violentata e ammazzata a San Salvatore Telesino. Ci sono dei testimoni che sostengono di averla vista a quell'ora nell'area delle giostrine che si trova proprio nel piazzale adiacente al pub e al locale per cerimonie nella cui piscina la bambina è stata trovata morta. Un dato che evidentemente alleggerisce la posizione di Daniela Petru Ciocan, che in quella fascia oraria avrebbe un alibi confermato da più persone. E a migliorare la sua situazione giudiziaria ci sarebbero anche i riscontri sul Gps del suo cellulare e alcune riprese delle telecamere di videosorveglianza, oltre alle testimonianze dei parenti (la sorella, il fratello e la madre) e di alcuni amici.

Secondo l'avvocato Giovanni d'Occhio, difensore di parte civile dei genitori della bimba, che ieri ha incontrato la coppia, però, la soluzione del caso della bimba uccisa a San Salvatore Telesino, sarebbe nell'accertamento di quanto accaduto nella serata di domenica, tra le 20 e le 21. Secondo Daniel la piccola ha bussato alla sua porta intorno alle 19,30 e lui l' ha lasciata in piazza alle 20: ma più testimoni raccontano che Maria era uscita dalla chiesa alle 19,30 e i genitori sostengono che sarebbe tornata a casa e sarebbe uscita nuovamente solo dopo aver mangiato un panino. Versioni contrastanti. A giudizio del legale, poi, il delitto potrebbe essere opera di più persone.

Al momento il rumeno ventunenne resta l'unico iscritto nel registro degli indagati, anche se i carabinieri del comando provinciale, coordinati dal colonnello Pasquale Vasaturo, starebbero vagliando la posizione di un'altra persona che sarebbe stata vista nelle settimane scorse diverse volte in compagnia della bambina: un uomo che sarebbe già stato ascoltato dai carabinieri di Cerreto Sannita che, guidati dal procuratore di Benevento Giovanni Conzo e dal sostituto Maria Scamarcio. Mercoledì hanno riascoltato Daniel e, per più di tredici ore, Andrea e Marius Ungureanu, i genitori della bimba scomparsa.

Oggi dovrebbero arrivare i primi risultati dei rilievi svolti nei giorni scorsi dal Ris, che, come ha sottolineato il difensore di Daniel, Giuseppe Maturo, potrebbero essere decisivi e servire a scagionare il ragazzo. O a incastrarlo.

Il clima nel paesino beneventano è sempre più teso: il terrore che proprio lì, in quella che sembra un'oasi di pace, si possa nascondere un orco, è ormai palpabile. Si sussurra nei capannelli, si parla tra vicini, anche se all'apparire dei giornalisti scatta la consegna del silenzio. Ma in paese sono in tanti a credere che Daniel, operaio senza un'occupazione fissa, possa non essere il responsabile del delitto.