Catania, il ritratto dello stupratore della dottoressa: falegname e palestrato, in passato sottoposto a Tso

Catania, il ritratto dello stupratore della dottoressa: falegname e palestrato, in passato sottoposto a Tso
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Settembre 2017, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 18:07

A Trecastagni conoscono tutti Alfio Cardillo. Ventisei anni, professione falegname, appassionato di body building, come mostrano le sue foto su Facebook, nessuno crede che possa essere stato lui l'autore dello stupro alla guardia medica del comune catanese. Eppure i carabinieri di Acireale lo hanno arrestato in flagranza di reato, e sostengono che già in passato avesse avuto delle denunce per maltrattamenti. «A volte beveva, ma non aveva creato alcun problema - commenta il suo datore di lavoro - anche se ne aveva avuti in famiglia». Qualche segno di squilibrio l'aveva manifestato, tant'è che Alfio in passato era stato sottoposto a Trattamento sanitario obbligatorio, rivela il sindaco: «Era un caso segnalato e seguito dai servizi sociali del Comune». 

L'aggressione, che secondo i militari sarebbe stata premeditata, ha scioccato il piccolo paese ai piedi del Parco dell'Etna. La vittima della violenza sessuale vive in un altro centro della provincia, non è molto conosciuta ma è stimata per il suo lavoro. Il sindaco di Trecastagni le ha espresso la vicinanza del municipio: «L'amministrazione farà tutto il possibile per darle pieno sostegno».

Indignati, scioccati, ma anche stupiti: sono questi gli stati d'animo contrastanti delle persone, che, oltre alla solidarietà nei confronti della donna, non nascondono la sorpresa: «Gli avevo servito due amari l'altra sera - dice il titolare di un bar - è un ragazzo educato, non ha mai dato segnali che potesse commettere un atto del genere». 

«Non ero io, non ero in me, non so perché l'ho fatto e sono profondamente pentito», ha riferito il legale dell'uomo, l'avvocato Luca Sagneri. «Ha ammesso gli addebiti che gli sono contestati - ha aggiunto il penalista -. Ma ha agito in un forte stato di incoscienza». Secondo la sua ricostruzione al gip, Cardillo, ha detto di aver avuto un violento mal di denti e di aver tentato di sedare il dolore bevendo alcolici. Per questo sarebbe andato alla Guardi medica dove la dottoressa gli avrebbe somministrato un antidolorifico per via intramuscolo. «Quello che è successo dopo - ha sottolineato l'avvocato - lui non lo sa spiegare. L'unica cosa che ha ripetuto più volte è stato 'non ero io, sono veramente pentitò».

L'avvocato Sagneri ha sottolineato come il suo assistito sia incensurato e per questo ha chiesto al gip la concessione degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Cardillo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Acireale dopo che alcuni vicini di casa hanno sentito nella notte la dottoressa urlare. I militari dell'Arma arrivati subito sul posto hanno soccorso la donna, che era senza vestiti, e bloccato, l'uomo che aveva i pantaloni abbassati. La Procura di Catania che ne ha disposto l'arresto, gli contesta i reati di violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona. La dottoressa, tramite i suoi legali, ieri ha presentato denuncia contro il 26enne e ha annunciato che si costituirà parte civile nel processo.


 

© RIPRODUZIONE RISERVATA