«La sessualità per i disabili è completamente negata, noi siamo sempre i ragazzi, la gente non ci considera né uomini nè donne. Ho fatto una proposta di legge su questo argomento - afferma la Argentin - Secondo me la sessualità è un diritto di tutti e va vissuta con la diversità di ognuno di noi, che può essere di ogni tipo e aperta a qualsiasi tipo di scelta. Ritengo che per una persona che ha delle difficoltà fisiche, se ha esigenze per essere accompagnato, oppure per conoscere il proprio corpo lì dove non è possibile interagire, io credo che un operatore sessuale abbia un ruolo fondamentale».
E prosegue: «Ancora oggi, e lo dico con fatica ogni volta, a trovare madri di 80 anni costrette alla masturbazione dei propri figli perché non c'è una sostituzione.
E' una violenza insostenibile verso queste madri e questi padri. Un assistente sessuale potrebbe cambiare la vita di molte famiglie e di molti ragazzi, sarebbe doveroso non nascondersi dietro a un dito ed affrontare anche questo argomento. Parlare di barriere architettoniche è facilissimo, basta eliminare un gradino e tagliare un nastro, ma diverso è lasciare sole queste famiglie. Ho scritto una proposta di legge che ad oggi non è stata mai calendarizzata».