Mascherine e dispositivi di protezione individuali venduti alle Asl pugliesi con sovrapprezzi fino al 4.100%. Con quest'accusa, in cinque, rischiano il processo. Secondo l'accusa avrebbero speculato sull'emergenza Covid, stipulando con le Asl pugliesi, durante il lockdown del marzo 2020, contratti per forniture centinaia di migliaia di mascherine Ffp2 e Ffp3 con rincari dal 41 al 4.100%. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque imprenditori per i reati, a vario titolo contestati, di manovre speculative sul mercato, tentata truffa aggravata e frode in pubbliche forniture.
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I nomi e le date del processo
Rischiano il processo Romario Matteo Fumagalli, legale rappresentante della società Sterimed srl di Miliano con sede operativa a Surbo; Massimiliano Aniello De Marco, legale rappresentante della Servizi Ospedalieri spa di Ferrara; Gaetano e Vito Davide Patrizio Canosino, legali rappresentanti rispettivamente delle società 3MC spa e Penta srl di Bari; Elio Rubino, legale rappresentante di Aesse Hospital srl di Bari.
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