Rottamazione delle cartelle, scaduti i termini: ecco cosa succede adesso

Rottamazione delle cartelle, scaduti i termini: ecco cosa succede adesso
Rottamazione delle cartelle, scaduti i termini: ecco cosa succede adesso
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Martedì 25 Aprile 2017, 10:20 - Ultimo aggiornamento: 16:52

Scaduti i termini per aderire alla rottamazione delle cartelle, che succede ora? Per venire incontro agli utenti, Equitalia ha predisposto sul suo portale una serie di FAQ e relative risposte che aiutano a comprendere meglio alcuni aspetti della definizione agevolata.

L’ultimo giorno utile per aderire è stato il 21 aprile scorso. Fanno eccezione i residenti in uno dei Comuni del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017, per i quali le scadenze e i relativi termini sono prorogati di un anno. In particolare, la data entro cui dovrà essere presentata la dichiarazione di adesione è il 21 aprile 2018. Sono prorogate di un anno anche tutte le altre scadenze previste per la definizione agevolata, comprese quelle relative ai pagamenti.

Per aderire è necessario collegarsi al sito www.gruppoequitalia.it, scaricare il modulo DA1, compilarlo in ogni sua parte e inviarlo con una semplice e-mail o con la posta elettronica certificata (agli indirizzi presenti sul modulo stesso e pubblicati sul portale di Equitalia) o, infine, rivolgersi agli sportelli Equitalia.

COMUNICAZIONI ENTRO IL 15 GIUGNO - Equitalia, come previsto dalla legge, dovrà inviare a tutti coloro che hanno aderito una comunicazione entro il prossimo 15 giugno specificando: quali debiti rientrano effettivamente nella definizione agevolata; l’ammontare dell’importo dovuto; la scadenza delle eventuali rate. La comunicazione conterrà anche i relativi bollettini di pagamento.

COME PAGARE - La legge consente di pagare: in un’unica soluzione; a rate, da 1 fino a un massimo di 5. In quest’ultimo caso il 70% del dovuto sarà pagato nell’anno 2017 e il restante 30% nell’anno 2018. In entrambe le situazioni, la scadenza per il pagamento della prima rata è fissata nel mese di luglio 2017. Si può pagare con i bollettini RAV precompilati inviati da Equitalia, nel numero di rate richieste con il modello di dichiarazione DA1, rispettando le date di scadenza riportate sulla comunicazione.

DOVE PAGARE - È possibile pagare: dal portale Equitalia e dall’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa; con la domiciliazione bancaria; presso le filiali bancarie; agli sportelli bancomat (ATM) degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL; con il proprio internet banking; agli uffici postali; nei tabaccai aderenti a ITB e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica; agli sportelli Equitalia.

SE NON PAGO O PAGO IN RITARDO? - La norma prevede che chi non paga anche solo una rata, oppure lo fa in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici della definizione agevolata previsti dalla legge ed Equitalia riprenderà le attività di riscossione. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

PIANI DI RATEIZZAZIONE E CASI PARTICOLARI - Ho un piano di rateizzazione attivo di cui ho pagato tutte le rate al 31/12/2016. Se ho aderito alla definizione agevolata e non pago la prima rata di luglio 2017, posso tornare al mio precedente piano? Equitalia risponde che è possibile riprendere i pagamenti del piano di rateizzazione precedente.

Ho un piano di rateizzazione attivo di cui ho pagato tutte le rate al 31/12/2016. Se ho aderito alla definizione agevolata e non pago o pago in ritardo una delle rate successive alla prima, potrei tornare al mio precedente piano? No, risponde Equitalia, con il pagamento della prima rata della definizione agevolata, fissata a luglio 2017, il piano di rateizzazione viene automaticamente revocato. Non è pertanto possibile riprendere i pagamenti del piano di rateizzazione precedente se si paga in misura ridotta, o in ritardo una delle rate successive alla prima.

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