Terremoto, si scava ancora fra le macerie. I morti sono 267, nuove scosse

Pescara del Tronto
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Giovedì 25 Agosto 2016, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 09:37

Mentre la terra continua a tremare e i soccorritori non smettono di scavare tra le macerie, sale a 281 morti il bilancio delle vittime del terremoto che mercoledì mattina ha colpito il centro Italia. Oltre duemila gli sfollati. Le persone estratte vive dalle macerie sono 238. Nelle Marche non risulta più alcun disperso. Ma le ricerche in tutto il territorio colpito dal sisma vanno comunque avanti. 

Il suolo si è abbassato di 20 centimetri in corrispondenza di Accumoli, epicentro del sisma di magnitudo 6.0, in provincia di Rieti. Regione Lazio e Protezione civile hanno chiesto lo stop dell'invio di nuovi aiuti. Stamani sopo un'altra scossa di magnitudo 4.8, si sono verificati nuovi crolli ad Amatrice, dove - secondo le parole del sindaco - mancano all'appello ancora altre persone. Chiuso il Ponte a Tre Occhi, importante via di accesso verso il comune di Amatrice anche per i soccorsi.

Grande apprensione inoltre a Pescara del Tronto, la frazione di Arquata spazzata via dal terremoto, per una frana che lambisce la carreggiata della Salaria, che scorre a valle. La corsia in direzione Roma è stata chiusa, il traffico va avanti scandito da un semaforo di emergenza. Carabinieri e Vigili del Fuoco presidiano l'accesso alla parte inferiore del paese, ora chiuso. La frana, a quanto si apprende, si è prodotta in mattinata dopo la scossa 4.6 con epicentro ad Amatrice delle 6.28. Sconfortati i soccorritori, che avevano iniziato l'operazione per la rimozione delle macerie nel centro di Pescara del Tronto. «Questo rende tutto più difficile», spiega un volontario.


 

 



Intanto oggi ad Ascoli Piceno, si svolgeranno i funerali delle vittime del terremoto del comune di Arquata del Tronto. Le esequie nella palestra adiacente all'ospedale Mazzoni, alla presenza delle massime autorità dello Stato, si svolgeranno alle 11.30. In concomitanza col rito, proclamata una giornata di lutto nazionale con l'esposizione di bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici. Mattarella, che sarà presente, con il premier Renzi, alle esequie ad Ascoli visiterà alcune delle aree colpite dal sisma nel Lazio. Ad Amatrice una celebrazione religiosa, senza salme, si svolgerà mercoledì 31 agosto alle 18.

Nei luoghi colpiti dal sisma, non ci saranno new town come è successo a L'Aquila. A garantirlo è il ministro Graziano Delrio. «Amatrice è da radere al suolo completamente», secondo il sindaco Sergio Pirozzi, che ha espresso l'esigenza di «ricostruire nello stesso posto, magari con la stessa forma e con la stessa estetica». «Entro il 15 settembre saranno erogati i 5 milioni di euro di contributi europei richiesti dalle imprese agricole operanti nei 16 comuni dell'emergenza», ha annunciato il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina.

Fiori bianchi sulle bare di Marisol e Giulia, tra le più piccole vittime del sisma. Le vegliano i rispettivi papà, rimasti feriti durante le scosse, mentre le madri sono ancora ricoverate in ospedale. Poi c'è Patrizia, scampata al terremoto che le ha lasciato pochi segni sul corpo ma la morte nell'anima: a Pescara del Tronto sono rimasti uccisi nel crollo della casa di famiglia suo marito, il figlio e gli anziani genitori. Tra i nuclei più colpiti i Pala, i Cafini e i Rendina, che contano numerosi morti. C'è chi offre il proprio loculo nel cimitero di Ascoli visto che il camposanto di Arquata è inagibile.

L'Autorità per l'energia ha approvato un provvedimento di urgenza che sospende dal 24 agosto scorso la fatturazione e il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua a favore della popolazione delle zone colpite dal terremoto nell'Italia centrale. La sospensione, dice una nota, è un primo provvedimento di urgenza, in vista di nuovi interventi che possano prevedere l'eventuale introduzione di agevolazioni di natura tariffaria come già fatto per il terremoto in Abruzzo del 2009 e, nel 2012, in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.


 

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