UniSalento al 45esimo posto nella classifica degli atenei italiani

UniSalento al 45esimo posto nella classifica degli atenei italiani
di Giorgia SALICANDRO
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Martedì 3 Gennaio 2017, 08:02 - Ultimo aggiornamento: 17:21
Un piccolo balzo in avanti nelle acque poco mosse degli Atenei del Sud. Nella classifica sulla qualità degli Atenei pubblicata ieri sul Sole 24 Ore l’Università del Salento fa parte del gruppo meridionale più dinamico, che caratterizza l’edizione 2017 della nota classifica. Anche se, in termini assoluti, questa e le altre realtà del Sud restano in coda rispetto ai colossi del Nord, tranne rare eccezioni come l’Università di Salerno. Rispetto al 2016, l’Ateneo salentino guadagna quattro posizioni passando al 45esimo posto, ex aequo con l’Università del Molise. Considerando il territorio pugliese Lecce è seconda dopo Foggia, 31esima in classifica con uno stacco di cinque posizioni rispetto allo scorso anno; terzo il Politecnico di Bari, che si ferma al 49esimo posto (tuttavia avanzando di tre posizioni), quarta l’Università di Bari, 58esima su 61 Atenei statali considerati (due posizioni in più del 2016).

Ma che cosa premia la classifica? Dal sistema dei dodici indicatori messo a punto dal Sole 24 Ore è chiaro che si mira a promuovere le realtà che, accanto a un profilo scientifico di qualità, sono in grado di dimostrare un buon dinamismo tanto all’interno delle mura universitarie quanto nel rapporto con il “fuori”: performance degli studenti ma anche stage, mobilità all’estero, occupazione.
Scorporiamo dunque punto per punto il 45esimo posto occupato dall’Ateneo salentino. Posizioni medie nelle classifiche generali di didattica e ricerca: nella didattica UniSalento occupa il 43esimo posto insieme all’Università del Molise, seconda in Puglia dopo Foggia; nella ricerca è 46esima, terza dopo Foggia e il Politecnico (mentre Bari è in coda al 59esimo posto).

 Guardando ai percorsi di studio degli iscritti, brilla la mobilità internazionale (Erasmus e affini), che colloca UniSalento al 26esimo posto insieme al Politecnico di Bari. Buono anche il grado di “efficacia”, ovvero la media pro capite dei crediti ottenuti in un anno, che pone l’Ateneo al 25esimo posto, primo tra i pugliesi (mentre il Politecnico di Bari è fanalino di coda, 61esimo tra gli Atenei statali).
E tuttavia, UniSalento presenta un grado di dispersione più alto di Bari e Politecnico, collocandosi al 40esimo posto.
Chi resta, tuttavia, al termine del percorso di studi premia l’Ateneo salentino: in base al voto degli studenti, Unisalento occupa la seconda piazza della classifica, insieme a Siena, Macerata e Piemonte Orientale, con uno stacco netto dalle altre pugliesi.
Nota dolente, il grado di attrattività degli studenti che provengono da altre regioni d’Italia, il quale colloca l’Ateneo salentino al 54esimo posto tra gli Atenei statali, con una performance peggiore di Bari e Foggia.
Restando nell’ambito della didattica, UniSalento dimostra un buon grado di solidità dello “staff” dei docenti di ruolo, che la collocano al trentesimo posto, insieme a Cagliari e Tor Vergata; tuttavia, l’Ateneo è ultimo tra i pugliesi dopo Foggia, Bari e Politecnico.
Varcando le mura universitarie e volgendo lo sguardo alla vita degli studenti, il quadro è a luci e ombre. La percentuale di borse di studio ricevute dagli idonei è del 75,6 per UniSalento; a Foggia è del 100%, e tuttavia il dato è migliore di quello di Bari (71,3%) e del Politecnico (65,1%).

Non proprio brillante la competizione sul terreno degli stage: UniSalento è al 49esimo posto insieme all’Università della Tuscia, mentre Bari svetta al sesto posto, Foggia è al 29esimo e il Politecnico al 43esimo. Stessa storia se si guarda agli occupati a un anno dalla laurea, indicatore che, tuttavia, risente fortemente del contesto territoriale in cui sorgono i vari Atenei: UniSalento è al 55esimo posto, il Politecnico al 28esimo, Bari al 42esimo, Foggia al 51esimo.
Un capitolo a parte, infine, merita la ricerca, la cui qualità è stata calcolata sulla base della valutazione dell’Anvur aggiornata al 2013: sulla prossima classifica potrebbe pesare il mancato conferimento dei prodotti della ricerca dei docenti dell’Ateneo, che ha condizionato negativamente la rilevazione Anvur 2016.
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