Primo atto della festa di San Nicola a Bari Vecchia funestato, o meglio “benedetto”, come sottolineato da padre Giovanni Distante, dalla pioggia. Il maltempo previsto si è abbattuto sulla città e la pioggia ha iniziato a cadere proprio alla partenza del corteo/processione dei resti lignei della “Cassetta della Traslazione”, evento di apertura dei festeggiamenti secondo un’antica tradizione che affonda le radici nelle cronache coeve della traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra a Bari.
L'evento nella storia
Evento che si basa su quanto raccontato da Niceforo, autore di una delle fonti narrative della traslazione, che riassume così l'epilogo dell'impresa dei 62 marinai baresi: «Il santissimo corpo di San Nicola confessore di Gesù Cristo fu dunque portato via dalla città di Myra il 20 aprile; il 9 maggio, di domenica al tramonto, fu traslato a Bari. Correva l'anno dell'incarnazione del Signore 1087, durante la decima indizione». L’evento commemorativo della partenza da Myra, nel suo 937° Anniversario (1087-2024), era stato organizzato dai padri domenicani della basilica di san Nicola in collaborazione con il comitato “San Nicola”. E diverse sono state le realtà che hanno partecipato, ovvero, le compagnie teatrali Formediterre e Satyrion; le associazioni Militia Sancti Nicolai, i Marinai della Traslazione, gli Araldi di san Tommaso Becket; con loro i gruppi di sbandieratori Rione Castello e Brancaleone e i tamburini Barone di Freganius. A tutte loro è stato consegnato un ringraziamento dal priore padre Distante.
La processione
La processione, partita dalla Basilica di san Nicola, non ha potuto effettuare tutto il percorso lungo i vicoli della città vecchia, a causa della pioggia battente, e dopo poco la sua partenza è stata costretta a rientrare in basilica di san Nicola, dove ha avuto luogo lo spettacolo vero e proprio della rievocazione della traslazione secondo la versione di Niceforo. La regia dello spettacolo era affidata ad Antonio Minelli, con la consulenza grafica di Alessia Carrieri e il service di Luigi Nardelli.
La cerimonia
La celebrazione di apertura delle cerimonie religiose lancia, quindi, un invito che è quello a «metterci tutti sotto la protezione di san Nicola, perché sotto la sua protezione vivremo nella gioia e saremo felici». In conclusione, Distante sottolinea: «Nel prossimo mese di giugno, a Bari e in questa terra di Puglia ci sarà l’incontro del G7. Cosa vogliamo dire noi a questi visitatori? O meglio cosa vogliamo dire loro nel nome di san Nicola? Diciamo loro di prendere esempio da san Nicola, difensore dei deboli, colui che è andato sempre in soccorso dei bisognosi, amava i poveri. San Nicola è regola di fede, di giustizia, di verità, di amore, di pace. Con umiltà vogliamo far giungere loro il nostro accorato appello di mettersi in ascolto della voce di Nicola». La prossima tappa sarà domenica prossima, il 28 aprile, quando ci sarà il sorteggio dei motopescherecci.
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