Ucciso sugli scogli, il 15enne accusa l'altro. L'amico: "Ci hanno spinto e sono scappati"

Ucciso sugli scogli, il 15enne accusa l'altro. L'amico: "Ci hanno spinto e sono scappati"
Ucciso sugli scogli, il 15enne accusa l'altro. L'amico: "Ci hanno spinto e sono scappati"
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Giovedì 4 Maggio 2017, 13:17 - Ultimo aggiornamento: 20:12

Il più piccolo dei due minorenni fermati ieri dai Carabinieri avrebbe incolpato il suo amico di aver spinto in mare dagli scogli, uccidendolo, il 77enne di Monopoli Giuseppe Dibello. Dinanzi agli investigatori i due ragazzi, di 15 e 17 anni, non hanno confessato ma agli atti c'è il contenuto di intercettazioni ambientali captate in caserma quando i due sono stati convocati per essere sentiti a sommarie informazioni per persone informate sui fatti, nelle quali, di fatto, ammettono di essere stati lì e di aver spinto gli anziani.



AGGRESSIONE VISTA DA GRUPPO GIOVANI Ci sono le testimonianze di almeno quattro ragazzi che dichiarano di aver visto due giovanissimi spingere dalla scogliera di Monopoli i due anziani, uno dei quali morto annegato, agli atti dell'inchiesta della Procura per i Minorenni di Bari. Nel decreto di fermo notificato ieri dai Carabinieri ad un 15enne e ad un 17enne, entrambi incensurati e attualmente detenuti nell'istituto Fornelli, ci sono stralci delle dichiarazioni rese dai ragazzi testimoni oculari dell'aggressione.



A conferma della ricostruzione fatta dai militari ci sono anche le immagini di alcune telecamere di videosorveglianza che immortalano i due minorenni entrare nello stesso bar dove i due anziani si erano recati poco prima e poi camminare sulla scogliera. Dalle immagini si vede anche che i due giovanissimi, fuggiti subito dopo aver spinto i due anziani in mare, sono poi tornati subito dopo per recuperare alcuni effetti personali che avevano lasciato sugli scogli.

"CI HANNO SPINTI" «Quando siamo usciti dal bar, arrivati lì, nemmeno 30 secondi siamo stati, sono arrivati e ci hanno spinto a mare. Lui è andato sulle rocce e io in mare». È la testimonianza, raccolta dal Tg1 della Rai, di Gesumino Aversa, l'amico di Giuseppe Dibello, l'anziano di 77 anni morto martedì sera dopo un'aggressione sulla scogliera di Monopoli. Aversa si è salvato solo perché ha sfiorato gli scogli prima di finire in mare, mentre l'amico ha urtato gli scogli finendo in acqua. «Sullo scoglio avevo lasciato il giubbino - racconta ancora Aversa, intercettato dalla troupe in piazza a Monopoli - i soldi erano lì, dentro i documenti miei e i soldi, avevo 600-650 euro», mentre l'amico Giuseppe «li aveva in tasca i soldi senz'altro, non li aveva nel portafoglio. A me non hanno portato via nulla, hanno spinto e sono scappati».  

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