Policlinico senza eliporto, servizio fermo da 6 mesi. Attesa la messa a norma

Policlinico senza eliporto, servizio fermo da 6 mesi. Attesa la messa a norma
di Samantha DELL'EDERA
3 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:42


Era stato inaugurato dall’allora presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nel 2012. L’eliporto del Policlinico di Bari rappresentava un fiore all’occhiello per la sanità pugliese che ha permesso, anche durante il Covid di accompagnare in tempi record i pazienti. Da circa sei mesi la struttura è inutilizzabile
Perché una normativa nazionale ha determinato la necessità di un adeguamento degli impianti antincendio. Sono quindi necessari lavori di manutenzione straordinaria. Sono in corso interlocuzioni tra Policlinico e Regione per il reperimento dei soldi e per avviare al più presto gli interventi.

Impianto importantissimo


Si tratta di un impianto importantissimo. Basti pensare che al momento, in caso di urgenze, gli elicotteri devono necessariamente atterrare in zona aeroporto per poi raggiungere il Policlinico, con una “perdita di tempo” di circa 40 minuti, traffico permettendo.
Nel dicembre del 2012, quando la struttura fu inaugurata, fu Vendola a tagliare il nastro. “Oggi – disse l’ex presidente – regaliamo alla Puglia un gioiello assoluto: una rete di elisoccorso, che ha un significato straordinario per la tempestività con cui puoi prestare soccorso.

Il Policlinico di Bari diventa così il grande hub da cui può diramarsi un’offerta di emergenza-soccorso di grandissima specializzazione”.


L’eliporto si estende per una superficie di circa 25 metri per 26, ed è a disposizione di tutti i velivoli militari e civili che effettuano il trasporto di pazienti in urgenza (mezzi dei vigili del fuoco e elisoccorso in servizio in altre regioni italiane). Per la segnaletica diurna è stata posizionata una grande lettera identificativa “H”, alta 3 metri e di colore rosso, al centro di una croce bianca, che segnala a tutti i velivoli l’agibilità della elisuperficie sul tetto del padiglione Asclepios. Per la segnaletica notturna l’area è illuminata da 28 luci perimetrali gialle e 6 luci orizzontali bianche di decollo e approdo ed è stato attivato il sistema di guida visiva di planata. 


L’“Elisuperficie Policlinico” può essere controllata h24 in remoto via satellite, anche tramite telecamere, dalla centrale operativa. Il personale del Policlinico in servizio presso il pronto soccorso aveva effettuato anche un corso di formazione per coordinare tutte le operazioni di trasferimento e presa in carico dei pazienti.
La rete eliportuale Pugliese si articola dal sud al nord della regione, nelle località di Melendugno, Supersano, ospedale Miulli di Acquaviva, Foggia, Celenza Valfortore, San Giovanni Rotondo, Vieste, Peschici e Isola di San Nicola. 

La richiesta di sblocco


Fino a qualche mese fa era incluso anche il Policlinico, ma al momento il servizio è stato appunto sospeso. Anche se il Policlinico ha più volte chiesto alla Regione di sbloccare questa situazione e di avviare al più presto le procedure per i fondi e per l’appalto. 
Alla fine, per riaprire l’eliporto, servirebbe solo un adeguamento degli impianti antincendio. Nel dicembre scorso, quando l’eliporto era ancora in funzione, fu salvata la vita ad un piccolo di due mesi, trasportato d’urgenza da Foggia Bari a bordo di un elicottero di soccorso. 
Il piccolo aveva una grave alterazione metabolica e fu ricoverato in seguito al Giovanni XXIII. O ancora un anno fa, un paziente di 38 anni positivo al Covid19 era stato trasportato al Policlinico di Bari dal servizio regionale di elisoccorso. 
Fu sottoposto a procedura Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) e salvato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA