Il nuovo terminal nel 2025: «Sarà una piazza sull’acqua». Crociere, già numeri record. Il progetto

Il nuovo terminal nel 2025: «Sarà una piazza sull’acqua». Crociere, già numeri record. Il progetto
di ​Daniela UVA
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Giovedì 25 Aprile 2024, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 14:18

Il porto di Bari è pronto a presentare il suo nuovo look, con i lavori al terminal crociere sulla banchina numero dieci che, secondo il cronoprogramma, dovrebbero chiudersi entro il prossimo anno. Nel frattempo l'infrastruttura cresce a suon di numeri, ma anche grazie a una progressiva destagionalizzazione degli approdi. 

I numeri


«La stagione sta cominciando sotto i migliori auspici – conferma il presidente dell'Autorità portuale, Ugo Patroni Griffi –. Si è aperta e si concluderà proprio all'insegna della destagionalizzazione». Con navi da crociera che affollano le banchine anche in inverno, quando la richiesta resta alta, soprattutto da chi arriva dai Paesi più freddi. «Abbiamo navi tutti i mesi – prosegue Patroni Griffi -. Il traffico naturalmente si intensifica in primavera, estate e autunno. Ma i numeri crescono anche nei mesi più freddi». Finora, nel corso del 2024, gli approdi di navi da crociera sono stati 169, contro i 150 del 2023. 
«L'anno prossimo contiamo di superare la soglia dei 200 approdi – evidenzia il presidente -.

Notiamo che la curva è in costante crescita. In questo settore le prenotazioni vengono effettuate con anni di anticipo, quindi abbiamo la possibilità di valutare cosa succederà nel medio termine. Possiamo dire che i numeri sono in costante crescita almeno fino al 2026». Anche a partire da questi dati occorre migliorare sempre di più le infrastrutture, una frontiera sulla quale l'Autorità è in prima linea, come dimostrano i lavori al nuovo terminal. Secondo le previsioni, entro maggio dovrebbero essere terminati i pilastri e i muri portanti, primi germi della struttura che occuperà un’area complessiva di circa tremila metri quadrati, destinata all'accoglienza di passeggeri e croceristi, ma anche a ospitare eventi e convegni internazionali.

Il terminal: come sarà 

«Entro il 2025 il nuovo terminal dovrebbe essere pronto per accogliere i croceristi – anticipa Patroni Griffi -. La struttura è stata pensata per essere un luogo di ritrovo sia per i passeggeri sia per i cittadini. È stata progettata secondo i criteri della bioarchitettura, in modo da causare un impatto basso sull'ambiente, e consentirà di organizzare attività di diverso genere, come una sorta di piazza di aggregazione sospesa sull'acqua».
Un luogo nel quale passare qualche ora di svago godendo non solo della bellezza del mare, ma anche dello spettacolo offerto ogni giorno dalle attività legate alla vita del porto. «Siamo soddisfatti dei numeri – prosegue il presidente – anche per quanto riguarda gli altri approdi, come quelli commerciali. A parte alcuni settori che mostrano curve discontinue perché legate alle esigenze del mercato, possiamo dire che va molto bene la movimentazione dei container. Proprio di recente abbiamo avuto una nave Msc da oltre 200 metri, una soglia altissima per il nostro porto, che dimostra la massima efficienza anche in questo campo». Ma non finisce qui, perché le buone performance riguardano anche il traffico di rotabili, mentre il via libera alla cosiddetta Camionale, arrivato martedì sera nell'ultimo Consiglio comunale ordinario dell'era Decaro, potrebbe incentivare ancora di più l'infrastruttura. «È un'opera che arriva con cinquant'anni di ritardo – evidenzia Patroni Griffi -, ma è essenziale. A Bari il porto è molto antropizzato, ci sono reciproci problemi di convivenza con la città. Questa nuova strada sarà il cordone ombelicale che migliorerà i collegamenti senza rendere necessarie infrastrutture impattanti». 
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