Riprende l'amica minorenne mentre fa sesso col fidanzato: pagherà 80mila euro

Riprende l'amica minorenne mentre fa sesso col fidanzato: pagherà 80mila euro
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Mercoledì 10 Gennaio 2018, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 18:02
MOLFETTA - Una storia sempre più frequente ma questa volta con un danno quantificato che l'artefice dovrà corrispondere alla vittima. Una ragazzina di Molfetta ha infatti realizzato un video hard riprendendo l'amica nella cabina di un lido mentre aveva un rapporto sessuale con il suo fidanzatino e poi ha postato il filmato in rete: per questa ragione dovrà ora pagare 80mila euro di risarcimento.
La sentenza, di primo grado, è stata emessa dal giudice unico del Tribunale di Trani che ha accolto la richiesta risarcitoria presentata dai legali Bepi Maralfa e Lele D'Amato. La notizia è pubblicata oggi dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno e ripresa dall'Ansa. I fatti risalgono al 2006. Nessun risarcimento è stato previsto da parte degli altri ragazzi rimasti coinvolti, a vario titolo, nella vicenda. All'epoca dei fatti le due ragazze, amiche del cuore, erano entrambe minorenni, avevano 16 anni: una filmò l'altra mentre si era appartata nella cabina di uno stabilimento balneare con il suo fidanzatino. Il video finì in rete. La vicenda - racconta l'avvocato Maralfa - «ha portato effetti devastanti. Il video - aggiunge Maralfa - fu realizzato e diffuso con un programma peer to peer, privo di client e server fissi, sicché una volta acquisito il file, ogni nodo ne diventava a sua volta distributore. Di qui l'impossibilità di bloccare la diffusione del file per giungere al suo sequestro». Alla identificazione dell'autrice del video i carabinieri sono giunti grazie ad un braccialetto in cotone, con un ciondolo di Winnie tre Pooh legato stretto al polso della persona che realizza il video con un telefonino e dal fotogramma di un pareo azzurro e nero.
Ora la famiglia della ragazza, che secondo i racconti dei legali non avrebbe mostrato alcun pentimento per l'accaduto, dovrà corrispondere l'intera cifra, compresi 10mila euro riconosciuti come danno ai genitori.
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