Rivolta venditori abusivi, arresti a Bari
Decaro, la legalità si costruisce con le regole

Rivolta venditori abusivi, arresti a Bari Decaro, la legalità si costruisce con le regole
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Venerdì 27 Gennaio 2017, 12:19
BARI - La polizia sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone presunte responsabili dei disordini scoppiati a Bari in occasione della festa patronale del maggio dello scorso anno quando venditori ambulanti abusivi protestarono violentemente opponendosi ai controlli della polizia municipale arrivando anche a minacciare il sindaco, Antonio Decaro. Durante la protesta furono anche lanciate bottiglie contro le forze dell'ordine e alcuni agenti vennero feriti. Sei persone sono state poste agli arresti domiciliari, mentre cinque sono state colpite da obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tra loro c'è anche una donna. Le accuse sono, a vario titolo, di resistenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, percosse e lesioni aggravate. La rivolta interessò in particolare i venditori dei tradizionali involtini di carne che vengono arrostiti per strada sulle 'fornacelle'. La protesta era scoppiata come reazione ai controlli sulla regolarità della attività di vendita ambulante per strada dei tradizionali involtini di carne: i vigili urbani avevano rilevato numerose irregolarità e scoperto anche diversi casi di forti carenze igieniche nella conservazione della carne, tanto che c'erano stati sequestri di merce e di attrezzature. La rivolta aveva assunto la forma organizzata di una prova di forza per il controllo di pezzi di territorio sul lungomare di Bari che venivano illegalmente 'assegnati' ai singoli ambulanti in base alle zone di influenza del gruppi criminali cittadini. In un crescendo di tensione partito il primo giorno della sagra, il 7 maggio scorso, si era arrivati al culmine il 9 maggio con un gruppo di abusivi che si scagliarono contro la polizia municipale lanciando bottiglie e alimenti e creando il panico tra la folla assiepata sul lungomare per assistere ai fuochi di artificio. La polizia lanciò una carica che si concluse con un arresto e un fermo e due vigili urbani e un poliziotto lievemente feriti. In quei giorni furono rivolte anche minacce dirette al sindaco Decaro cui da allora è stata assegnata una scorta.

Decaro: La legalità si costruisce con rispetto regole
«Gli arresti di questa mattina sono l'ennesima dimostrazione della presenza dello Stato a Bari. La legalità è un processo che si costruisce a partire dal rispetto delle regole». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando gli arresti compiuti questa mattina dalla polizia in seguito alla rivolta degli ambulanti avvenuta durante la sagra di San Nicola nel maggio scorso.
«Voglio chiedere scusa a tutti quei baresi ai quali magari abbiamo rovinato la festa di San Nicola lo scorso anno - ha aggiunto - ma sappiamo che le azioni e i sacrifici di allora sono stati importanti per vincere questa battaglia di legalità. Voglio ringraziare tutte le donne e gli uomini delle forze dell'ordine che quel giorno hanno trascorso l'intera giornata per strada, senza mai mollare di un centimetro, gli inquirenti che ci fanno sentire la loro presenza nelle piccole e grandi battaglie quotidiane e i commercianti che quel giorno hanno scelto da che parte stare e non hanno ceduto alle intimidazioni. Il rispetto e l'amore per la nostra città - ha concluso - si dimostrano anche con questi gesti, tenendo la schiena dritta».
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