È stato condannato a 12 anni di reclusione, e a 3 anni di libertà vigilata a pena espiata, per tentato omicidio, anche con l'aggravante della crudeltà, Costanzo Carlone, un 56enne che, il 3 marzo dello scorso anno, era arrivato a Limbiate, in provincia di Monza, partendo da Bari per aggredire l'ex moglie.
Pugni e coltellate
In piena notte, secondo le indagini, aveva tentato di strangolarla, l'aveva colpita con calci e pugni e poi accoltellata con diversi fendenti al torace e alla testa.
Provvisionale da 30mila euro
La 51enne era stata aggredita mentre stava salendo in auto fuori dalla sua casa. «Finalmente ti ho preso. Adesso ti devo vedere morire», le aveva urlato lui. Dopo aver tentato di strangolarla e dopo averla accoltellata, le aveva messo, come si legge nell'imputazione, anche «un cappello di lana» davanti a naso e bocca per non farla respirare. E le aveva detto ancora: «Se rimani viva non dire a nessuno che sono stato io». Lei, invece, è sopravvissuta ed è riuscita a farlo arrestare. Si è costituita parte civile nel processo ottenendo una provvisionale di risarcimento da 30mila euro. Il giudice non ha riconosciuto alcuna attenuante per l'uomo e ha confermato le aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei motivi abietti.