Prima ha sparato due colpi d'arma da fuoco alla compagna convivente, poi con la stessa arma si è tolto la vita sparandosi alla testa. È il dramma accaduto nelle scorse ore in una abitazione di via Martin Luther King a Cassano delle Murge, nel Barese. La donna, una 18enne di origini marocchine, è stata trasportata in codice rosso all'ospedale "Miulli" di Acquaviva (in provincia di Bari) e poi trasferita al Policlinico di Bari: le sono stati estratti due proiettili dal petto e, al momento, è in prognosi riservata. Dopo un drenaggio toracico effettuato, ieri è stata intubata e le sue condizioni sono stabili.
È stata estubata questa mattina al Policlinico di Bari, dove è stata trasferita, la donna di 18 anni, di nazionalità marocchina.
Per lui, un 21enne albanese, non c'è stato niente da fare. L'ipotesi, al momento su cui indagano i carabinieri della compagnia di Altamura, è quella di tentato omicidio - suicidio.
La corsa folle in ospedale
La corsa folle verso l’ospedale “Miulli” si è fermata davanti al reparto di emergenza urgenza. Lì, la giovane mamma è stata subito affidata alle cure del personale sanitario e medico del pronto soccorso.
È servito qualche minuto per stabilizzarla. Poi un altro viaggio, a sirene spiegate verso Bari per raggiungere il Policlinico e il reparto di Chirurgia toracica. I medici e gli infermieri l’hanno subito portata in sala operatoria: era necessario strapparle dal petto quei due proiettili che le hanno sfiorato il cuore. Le sue condizioni sono gravi, il quadro clinico incerto e la prognosi è riservata. Nessuno in corsia sente di voler fare previsioni. «Speriamo ce la faccia», mormora qualcuno tra i camici bianchi. Lui, di nazionalità albanese, invece non ce l’ha fatta: è morto. Gli sarà bastato un solo colpo per mettere fine al suo domani o a chissà cosa, dopo aver tentato di dire basta a quell’amore che forse non era solo rose e fiori.