A scuola è festa ma i bambini risultano a mensa

A scuola è festa ma i bambini risultano a mensa
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Venerdì 9 Dicembre 2016, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 14:16
Il pranzo è stato addebitato, nonostante scuole e mense chiuse. Nessun piatto servito nel giorno dell’Immacolata negli istituti della Città bianca, ma intanto ieri il sistema telematico ha continuato a funzionare, compreso l’incasso del ticket giornaliero, seppure nessun pasto sia stato consumato nei refettori della Città bianca. E così riesplodono le polemiche intorno alla gestione del servizio mensa a Ostuni. Genitori infuriati, pronti a non pagare più per il resto dell’anno, a causa di alcune anomalie – e non sarebbero poche secondo molte mamme e papà - del portale a cui bisogna iscriversi obbligatoriamente per poter far mangiare a mensa i propri figli. Ieri l’amara sorpresa per tanti, quando controllando la pagine personale di ogni alunno, si sono visti scalare il credito, per l’addebito del giorno dell’Immacolata, che risultava tra le presenze di ogni bambino.
«Ed anche ieri nel giorno di festa, noi genitori, abbiamo dovuto ingoiare l'ennesimo boccone amaro servitoci dall'amministrazione con la "fantastica" informatizzazione per la mensa scolastica: ci è stato addebitato – dichiarano dal comitato “Genitori per la scuola” - il buono mensa, chiaramente senza averne usufruito a causa del giorno di festa». Così come avvenuto anche altre volte, a distanza di 24-48 ore il server ha rettificato l’errore, riaccreditando i soldi per i giorni in cui erano chiuse le scuole ed il servizio mensa: circostanza, che dovrebbe verificarsi anche per il giorno dell’Immacolata. Ma non sono nuove le problematiche relative al portale on line: già dalla sua attivazione non poche sono state le polemiche che hanno accompagnato il nuovo percorso informatizzato per la mensa scolastica della Città bianca.

«Il sistema non funziona, non ha mai funzionato e non serve né come deterrente per i furbetti che continuano a non pagare, né a facilitare la vita di alcuno in quanto non solo ce l'ha complicata - attaccano gli aderenti al comitato - ma ce l'ha resa più cara, visto che continuiamo a pagare anche quando non ne usufruiamo per l'assenza seppur regolarmente comunicata».

Nelle scorse settimane alcuni genitori avevano chiesto un incontro con le istituzioni per valutare possibili modifiche. «Nonostante le numerose richieste di confronto l'amministrazione ha dimostrato quanto sia lontana dalle esigenze e dalle problematiche dei cittadini perché ad oggi, a tre mesi, dall'inizio della scuola e dei nostri disagi non ha fatto che ignorarli ed ignorarci. Noi come comitato da oggi non pagheremo più la mensa ed inviamo quei pochi genitori che lo fanno a non pagare finché non verranno prese in considerazione le nostre segnalazioni».

Dalle famiglie giunge un ulteriore appello: «Invitiamo l'Amministrazione comunale di Ostuni a far conoscere alla cittadinanza i numeri di questa informatizzazione e cioè quanti sono gli iscritti, quanti ne usufruiscono, e se vi è coincidenza tra presenze ed pasti pagati e consumati. Inoltre attendiamo ancora di capire quanto è costata l’intera operazione - dichiarano i genitori aderenti al comitato - alla nostra Amministrazione che continua ad esser sorda alle richieste dei suoi cittadini».
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