Continuano a operare in condizioni difficili, sottoposti a continue minacce e stress psicofisico, gli operatori del personale medico. L'ultimo caso a Bari, vittima dell'aggressione una dottoressa: un episodio avvenuto nel penitenziario di Bari dove un detenuto ha colpito alla testa e ferito la professionista intenta a visitarlo.
E allora ci si organizza come si può. Per esempio, come spiega il Corriere del Mezzogiorno, con dei corsi di difesa personale per il personale medico e paramedico: si trovano a Brindisi. «Per tre mesi - si legge - con inizio già avviato a ottobre e fino a dicembre, ogni sabato ci sono due lezioni di Krav Maga, un metodo di difesa militare, nato dopo la seconda guerra mondiale, che insegna a difendersi da calci, pugni, prese, attacchi con coltelli e mazze.
Gli istruttori
Gli istruttori sono Giampiero Maggiore, presidente di Street Self Defence Brindisi, Giuseppe Argentieri, Alberto Noia e Pietro Bruno. «Ogni partecipante - si legge - ha la propria esperienza da raccontare e tutti seguono con attenzione le spiegazioni degli istruttori ed eseguono a coppie le operazioni necessarie ad affrontare il pericolo e a difendersi».