Agguato ultrà nell'autogrill con assalto al pullman della Juventus: arrestati altri due tifosi del Napoli, emessi quattro Daspo

Agguato ultrà nell'autogrill con assalto al pullman della Juventus: arrestati altri due tifosi del Napoli, emessi quattro Daspo
di Angela Nicoletti
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Martedì 25 Luglio 2017, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 19:22
Amaro risveglio per gli ultrà del Napoli. La questura di Frosinone ha notificato altre quattro misure cautelari nei confronti di altrettanti ultrà che si sarebbero resi protagonisti di un violento posteggio a danno di un gruppo di sostenitori juventini.

Con l'accusa di rapina e violenta privata, sono stati arrestati due giovani napoletani: Alessio Onero di Forcella e Carmine Pistone di San Giorgio a Cremano. Altri due, invece, si sono visti notificare l'obbligo di dimora. Per tutti è stato avviato l'iter di emissione del Daspo, il provvedimento di espulsione da qualsiasi struttura o manifestazione sportiva valido per cinque anni.

Questa seconda serie di provvedimenti arriva dopo una prima avvenuta lo scorso 16 giugno, quando a  finire in manette furono un 37enne di Caserta e due giovani napoletani di 24 e 23 anni. Tutti hanno ottenuto il beneficio dei domiciliari. 

Nell'emettere i provvedimenti cautelari, il giudice dott. Antonello Bracaglia Morante, ha osservato che sono «i fatti di inaudita, immotivata e anche preordinata violenza di  branco, pretestuosamente occasionata da barbariche contrapposizioni di soggetti che dissimulano sotto l'usbergo del tifo calcistico pulsioni criminali di ragguardevole spessore». E ancora, «gli indagati sono stati parte attiva di un grave fatto delittuoso di gruppo, senza nemmeno preoccuparsi, protetti dalla forza del branco, della ragionevole possibilità di essere individuati dai videosistemi di sorveglianza e sicurezza di cui sono notoriamente dotate le autostrade. La scelta del tutto casuale del bersaglio della violenza strada facendo, con il solo elemento distintivo dell´appartenenza delle vittime ad una schiera di tifosi avversari, evoca scenari inquietanti da “Arancia Meccanica” di cinematografica memoria». 
 

L'agguato avvenne la notte tra sabato e domenica del 14 maggio scorso, quando gli ultrà napoletani accerchiarono una decina di tifosi juventini residenti a Brindisi presso l'area di servizio La Macchia di Anagni, nel Frusinate. Li picchiarono e lanciarono dei fumogeni all'interno del loro pulmino. Perché indossavano sciarpe bianconere.

I tifosi juventini erano fermi a fare rifornimento quando, come accertato dalla polizia e come registrato dalle telecamere, arrivarono sei mezzi provenienti da Torino e con a bordo una quindicina di sostenitori partenopei. In pochi istanti nel piazzale si scatenò una vera e propria guerriglia.

All'arrivo della polizia dei tifosi napoletani non c'era più traccia. I sette juventini invece erano a terra storditi dalle botte e per questo vennero trasportati in ospedale a Frosinone.

Le  immagini immortalate dalle telecamere presenti nel piazzale hanno consentito agli investigatori della polizia di risalire agli intestatari dei mezzi e quindi dei quindici facinorosi azzurri che sono stati quindi in parte identificati. Questo ha consentito che la polizia riuscisse ad arrivare a sette degli autori materiali della rapina all'autogrill e dell'incendio al mezzo dei brindisini.
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