A Sant’Elia lo store dello spaccio: due arresti

A Sant’Elia lo store dello spaccio: due arresti
di Lucia PEZZUTO
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Domenica 23 Luglio 2017, 06:55
[PALLINOBLU]<MC><CP9.8>Centrale dello spaccio in un condominio al rione Sant’Elia di Brindisi: due persone finiscono in manette, un’altra segnalata all’autorità giudiziaria. Da giorni gli uomini dell’Unità Anticorruzione e della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Brindisi monitoravano alcune piazze del quartiere Sant’Elia di Brindisi ed in particolare piazza Mantegna, luogo molto frequentato da giovani. Gli investigatori avevano notato uno strano via vai nei pressi di un condominio dove venerdì pomeriggio sono poi scattate le perquisizioni. Nello specifico lo strano via vai si concentrava nei pressi dell’abitazione di un ventiseienne brindisino, identificato come Romolo Guzzo, incensurato. Qui, a seguito di una perquisizione, gli agenti hanno trovato sul tavolo della cucina una scatola di metallo aperta dove si intravedeva il contenuto. In pratica gli agenti hanno trovato un pezzo di sostanza scura, che poi al narcotest è risultata essere hashish, del peso di 1,4 grammi.
Visto l’esito della perquisizione domiciliare gli uomini della squadra mobile hanno richiesto l’intervento delle Unità Cinofile dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea e Marittima di Brindisi, alle quale si sono unite operatori della Mobile con i cani Udor ed Argo. I controlli così sono proseguiti anche nel resto della palazzina e nei locali di pertinenza, i cosiddetti sgabuzzini, di ciascun condomino posti all’ultimo piano dell’immobile. Durante le perquisizioni gli agenti hanno incrociato un uomo al sesto piano che alla loro vista ha tentato subito di disfarsi di un involucro gettandolo dalla finestra. L’uomo è stato subito bloccato dagli agenti e l’involucro recuperato. Gli investigatori della Mobile hanno verificato così che si trattava di un “panetto” di hashish del peso di poco più di 100 grammi. L’uomo, Nicola Calò, 51 anni, con all’attivo precedenti di polizia, anche specifici in materia di droga, è stato arrestato.
Nel frattempo giunte le unità cinofile, con l’aiuto di queste ultime, gli investigatori hanno perquisito i locali-sgabuzzino riferibili a Romolo Guzzo dove hanno rinvenuto diverse quantità di tre differenti tipologie di stupefacenti e in particolare: altri 5 panetti di hashish per un peso complessivo di oltre mezzo chilogrammo; 5 involucri di cellophane contenenti marijuana e del peso complessivo di 447 grammi circa; peraltro, uno di questi involucri era composto da 41 confezioni di cellophane trasparente singole, contenenti piccole quantità di marijuana e, quindi, costituenti altrettante dosi pronte per la cessione; 7 piccole dosi, cosiddetti pupieddi, confezionati con cellophane di colore bianco e chiusi all’estremità con del nastro adesivo isolante, contenenti sostanza stupefacente di tipo cocaina mischiata all’anfetamina, per un peso complessivo di circa 4,3 grammi; recuperato un altro involucro di cocaina, il cui peso era di circa 7,5 grammi; rinvenuto materiale utile al confezionamento delle dosi come forbici, lame di taglierino annerite, bustine di cellophane. Alla luce dei sequestri anche per Guzzo sono scattate le manette.
Nel corso di queste attività di ricerca ed investigazione si è verificato un altro episodio singolare: un altro soggetto, un quarantacinquenne brindisino sul ballatoio al sesto piano della palazzina, accortosi della presenza dei poliziotti, si è precipitato giù per le scale, barricandosi in una abitazione ai piani inferiori. Raggiunto dagli investigatori, si che l’uomo era scappato via perché sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
A questo punto gli operatori della Squadra Mobile hanno invitato l’uomo, C.C., 45 anni, a nominare un difensore di fiducia, a sua garanzia processuale in quanto sarebbe stato deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria.
Guzzo e Calò, invece, sono stati tratti in arresto per l’ipotesi di reato di detenzione di stupefacenti ai fini di illecita cessione. Condotti negli Uffici della Questura, dopo la redazione dei necessari atti ed il rituale avviso al pm di turno della Procura della Repubblica di Brindisi, sono stati rinchiusi nel carcere di Brindisi.<CF4003><CJ2><TB>L.Pez
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