Abusivismo negli stabilimenti balneari: piovono multe e pure una denuncia

Abusivismo negli stabilimenti balneari: piovono multe e pure una denuncia
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Giovedì 21 Giugno 2018, 05:30
Operazione “Mare sicuro 2018” della Capitaneria di porto di Brindisi. Primi controlli e prime sanzioni da parte degli uomini, coordinati dal capitano di vascello Salvatore Minervino. Giunge anche la prima denuncia penale, anche per reati di abusivismo sulla costa, con il mancato rispetto delle originarie concessioni.
Il blitz delle forze dell’ordine è scattato sul litorale di Carovigno: controlli, multe, e deferimenti alla Procura tra Torre Santa Sabina e Specchiola. Per i titolari degli stabilimenti, sanzioni amministrative per oltre 1000 euro, più una serie di prescrizioni da osservare per poter proseguire nell’attività.
Nel primo caso, la struttura, attiva a Torre Santa Sabina, nonostante fosse aperta non aveva predisposto il servizio di salvamento. Si tratta di uno degli elementi normativi più importanti che rientra all’interno dell’ordinanza pubblicata poche settimane fa, che disciplina le attività per gli stabilimenti balneari durante la stagione estiva. Il titolare oltre alla sanzione amministrativa è stato diffidato a predisporre tale servizio entro 24 ore.
Più a sud verso Brindisi, a Specchiolla, invece, il personale della sezione di Brindisi del “Nucleo Operativo di Polizia Ambientale (Nopa)” della Guardia Costiera, costituito all’interno della direzione marittima della Puglia e Basilicata Jonica di Bari, ha denunciato all’autorità giudiziaria, in stato di libertà, il titolare di uno stabilimento balneare.
Durante la verifica dello stato dei luoghi e dal confronto con quanto risultava autorizzato - secondo la ricostruzione degli inquirenti - il concessionario avrebbe realizzato opere abusive per circa 460 mq. L’occupazione con le strutture abusive ha portato ad un diverso impiego dell’area in concessione, in violazione di quanto concesso e senza la prescritta autorizzazione ai sensi dell’articolo 24 del regolamento al codice della navigazione. A ciò si aggiungerebbe una serie di violazioni in riferimento alla normativa in edilizia e codice dei beni culturali e del paesaggio.
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