La denuncia degli albergatori: «Costretti a licenziare a causa degli abusivi»

La denuncia degli albergatori: «Costretti a licenziare a causa degli abusivi»
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Lunedì 20 Febbraio 2017, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 16:37
La concorrenza “sleale” degli abusivi non fa che provocare danni agli albergatori costretti a licenziare. E’ per questa ragione che gli associati alla sezione Turismo di Confindustria Brindisi lanciano un grido di allarme “rispetto alla contingente crisi determinata dalla sleale concorrenza del fenomeno dell’illegalità nel settore delle ‘case vacanze’ e dei ‘bed and breakfast’ abusivi”. E lo fanno dati alla mano: “Dal 30 ottobre 2016 al 15 febbraio 2017 - si legge in una nota - le presenze alberghiere a Brindisi sono calate del 38 percento quasi tutto a vantaggio di strutture abusive e per questo ‘trasparenti’ al fisco e ai controlli di polizia. Dall’inzio dell’anno in soli 3 alberghi sono stati effettuati 4 licenziamenti”.
Tale fenomeno, spiega il presidente Teo Titi, ha importanti riflessi legati all’economia sommersa che viene alimentata dai siti on-line, con conseguente “grave nocumento alle attività ricettive (sia alberghi che bed and breakfast) che operano legalmente”.
Ma non è solo questo: “E’ grave che tali attività alimentino - va avanti - pericoli alla sicurezza nazionale in quanto gli esercenti attività abusiva non effettuano agli organi di polizia la comunicazione delle presenze agli organi di polizia, favorendo in questo modo omertoso la possibilità di soggiorno invisibile nel nostro territorio a soggetti potenzialmente pericolosi per l’Italia e l’Europa”.
“Il settore alberghi di Confidustria - specifica - coordinato dal sig Maurizio Angelelli, si sono attivati da tempo su questo argomento e hanno promosso un tavolo presso il Comune di Brindisi allargando la partecipazione a Federalberghi, Cna, e all’associazione di B&B in rete di Brindisi Grande Salento con le quali è iniziata un’azione comune di lotta a questi fenomeni e di promozione della destinazione Brindisi”.
“Dobbiamo dare atto - afferma Titi - che il consigliere comunale con delega al Turismo Luciano Loiacono si è dimostrato da subito sensibile alla questione e i controlli effettuati dalla polizia municipale coordinati dalcomandante Teodoro Nigro hanno confermato quanto da noi denunciato da tempo ed evidenziato la gravità del fenomeno che è ormai dilagante”. 
Su 21 strutture controllate sono state elevate molte sanzioni per svolgimento dell’attività in maniera illegittima e in 4 strutture è stata disposta l’immediata chiusura in quanto risultate completamente abusive.
“Gli albergatori, vessati dalle tasse, soggetti a tutti i controlli sanitari di pubblica sicurezza etc, al contrario degli esercenti abusivi - dichiara - sono ormai al collasso e nella città di Brindisi purtroppo si assiste ad un continuo impoverimento della categoria che non ha neppure alcuna possibilità di ristrutturazione degli edifici con il conseguente rischio di decadimento della qualità ricettiva. Il perdurare di un tale grado di illegalità che è sotto gli occhi di tutti, a fronte di una iniqua disparità sulle imposizioni fiscali imposte agli alberghi, ha dato il via ad una nuova emergenza occupazionale in un territorio già profondamente ferito e che non può che sperare nel turismo per una ripresa economica generalizzata”. 
Da qui la richiesta rivolta a tutte le forze di polizia e alle istituzioni: “Affrontare il problema con forza e senza indugi. Il Comune di Brindisi ha dimostrato che ciò è possibile ma ci auguriamo che a questa prima fase di controlli non segua una fase di stasi ma che si continui su questo passo e sopratutto che si affianchino, analogamente, i controlli di pubblica di sicurezza e fiscali”. 
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