Passa il bus ma è troppo pieno: così gli studenti restano a piedi

Passa il bus ma è troppo pieno: così gli studenti restano a piedi
di Cristina PEDE
3 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Gennaio 2017, 06:13 - Ultimo aggiornamento: 13:24
Il pullman è strapieno e gli studenti restano a terra. Ennesimo episodio ieri mattina a Cellino San Marco dove un gruppo di giovani non ha potuto usufruire del mezzo pubblico per raggiungere la scuola. 
Il pullman aveva già fatto il pieno dei posti disponibili negli altri comuni San Pancrazio Salentino e San Donaci, secondo la linea di percorrenza, prima di raggiungere Cellino; all’arrivo della fermata nel piccolo comune, ad attenderlo c’erano almeno una ventina di ragazzi che dovevano raggiungere il capoluogo dove frequentano la scuola superiore. Impossibile affrontare un viaggio, sia pur di pochi chilometri, in quelle condizioni, stipati come sardine a scapito della sicurezza e dell’incolumità di tutti i viaggiatori. 
Lo stesso conducente del mezzo ha avvisato i ragazzi che non sarebbero potuti salire a bordo ed è scoppiata la protesta. Alcuni genitori presenti hanno allertato il sindaco Tonino De Luca che ha chiamato i carabinieri della locale stazione. Sul bus di linea era impossibile far salire anche una sola unità, hanno accertato i militari intervenuti, in quanto la capienza già superava il limite consentito, per cui tutti gli studenti sono rimasti a piedi e hanno potuto raggiungere la scuola organizzandosi con i mezzi privati. 
 «Un problema annoso – ha poi commentato il primo cittadino – è da troppo tempo che facciamo presente alla compagnia Ferrovie Sud Est di una situazione al limite ma che resta irrisolta». Sembra infatti che già in episodi passati si sia ricorso a proteste da parte degli studenti e che gli amministratori locali abbiano contattato i vertici della compagnia i quali puntualmente hanno assicurato maggiore efficienza «ma solo per brevi periodi – ha commentato lapidario il sindaco De Luca – poi si ritorna sul problema fino alla protesta successiva». Disagi per studenti e famiglie; molti genitori si vedono costretti ad accompagnare i figli a scuola nonostante gli impegni lavorativi e nonostante le spese sopportate per usufruire di un servizio che funziona a singhiozzi, dicono. Al danno la beffa, insomma e nonostante i troppi disagi non si giunge ad una soluzione. Molti dei dirigenti scolastici avevano già fatto presente al primo cittadino che gli studenti provenienti da Cellino San Marco erano costretti ad entrare in seconda ora per i continui ritardi, ed anche in quelle occasioni – ha raccontato il sindaco – ha dovuto farlo presente alla società dei trasporti che rassicura per poi tornare sul solito andazzo. «A questo punto ci riserviamo di farlo presente al prefetto in difesa del diritto allo studio che i ragazzi si vedono negato per via di disservizi da trasporto pubblico».
Il problema sembra sia da ricondurre ad una mancanza di mezzi coinciso con il maltempo delle ultime settimane che ha decimato parte del parco macchine, evidentemente di mezzi già datati e che in diverse situazioni precedenti hanno compromesso il trasporto. Al sovraccarico degli studenti molto spesso si somma infatti l’obsolescenza dei mezzi di trasporto che rendono i viaggi al limite della decenza. Gli stessi ragazzi-utenti parlano di pullman malridotti con infiltrazioni dai finestrini di acqua quando piove e di aria gelida, tanto che la condizione dei mezzi è stata anche al centro di discussioni da parte dell’Unione degli studenti.
«Al di là delle difficoltà della società oramai note - prosegue De Luca - non si possono ignorare le proteste degli studenti e dei genitori che subiscono quotidiani disservizi.
Nonostante le buone intenzioni di alcuni dirigenti della società, i problemi manifestati da anni non si risolvono, si ripropongono puntualmente e si ripercuotono sull’utenza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA