Cavalcavia De Gasperi a rischio, arriva il primo stop: i mezzi pesanti non potranno attraversarlo

Una profonda crepa nell'asfalto del cavalcavia De Gasperi
Una profonda crepa nell'asfalto del cavalcavia De Gasperi
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 15 Dicembre 2023, 05:00

Niente mezzi superiori alle tre tonnellate e mezzo, ad eccezione degli autobus urbani e degli scuolabus, mentre i pullman extraurbani dovranno fare il giro largo.

Precauzioni in attesa delle analisi

Si va dunque verso un’ordinanza per limitare i carichi sul cavalcavia De Gasperi, come misura precauzionale in attesa delle indagini di vulnerabilità sismica che il Comune di Brindisi intende affidare. Questa la strategia che palazzo di città sta valutando di mettere in campo dopo l’allarme sul degrado del ponte arrivato da più parti. L’ultimo a intervenire sul tema, Giuseppe Zippo, in precedenza alla guida dell’associazione dei consumatori Adoc. Evidenti appaiono le crepe sull’asfalto e i danni alla struttura, segnalate al sindaco Giuseppe Marchionna, all’assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Quarta, e al comandante della polizia locale, Antonio Orefice. Richieste di chiarimenti girate al settore Lavori pubblici (da cui dipende anche l’ufficio Traffico) che ha competenza sulla questione, per eventuali provvedimenti. E proprio il settore Lavori Pubblici, con il dirigente Fabio Lacinio, ha indicato l’ordinanza, nei termini già spiegati, come soluzione.

Tante segnalazioni ma niente fondi

Nella missiva si scriveva proprio che «sarebbero opportune, se non addirittura necessarie, misure di prevenzione al fine di sgravare gli attuali flussi di traffico veicolare, dal transito dei mezzi pesanti». Non si tratta certo del primo allarme lanciato per il cavalcavia. Una situazione accertata e conclamata già a partire dal 2018 a seguito dei controlli diagnostici disposti dal ministero delle Infrastrutture, su tutto il territorio nazionale, dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. «Verifiche che già allora, stante le dichiarazioni dei referenti politici locali dell’epoca, ne decretarono la pericolosità, sottolineata dall’impegno di spesa pari a 13 milioni di euro», sottolinea lo stesso Zippo. Una cifra che, tra le altre cose, era stata chiesta anche per un progetto di sistemazione della struttura, inserito in una precedente versione del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis), ai tempi del secondo governo guidato da Giuseppe Conte: misura che, come noto, non ebbe gli sviluppi che ci si aspettava.

Le problematiche già individuate

Già documentati, dunque, i punti più preoccupanti dall’infrastruttura. «Le lesioni del manto stradale, l’ammaloramento delle strutture in calcestruzzo, riferite a travi e piloni di sostegno, in aggiunta allo stato dei parapetti il cui deterioramento è emerso in occasione di sinistri stradali con il conseguente cedimento delle pannellature di copertura tracciano un quadro preoccupante». Per questo motivo, l’appello è ad agire con tempestività per far fronte a tutto questo, pensando anche oltre la semplice sistemazione del ponte. 
«Risultano urgenti e non più procrastinabili misure atte a garantire una infrastruttura sicura alla città determinando opportunità anche sotto il profilo della rigenerazione urbana attraverso un concorso di progettazione per un’opera architettonica che valorizzi l’ingresso al centro e che sostituisca l’attuale impostazione in blocchi in calcestruzzo». Il giorno precedente era stato il consigliere comunale di Uguaglianza Cittadina, Pasquale Luperti, a registrare un video in cui si riprendevano le stesse criticità che sono poi state riprese da Zippo. Sempre mercoledì, comunque, davanti alla commissione Bilancio il sindaco Marchionna aveva già spiegato che il Comune ha stanziato 50mila euro per le indagini statiche sui tre ponti che più preoccupano la popolazione brindisina: oltre al cavalcavia De Gasperi ci sono anche il ponte che collega il quartiere Commenda e quello di Bozzano e quello che va da viale Palmiro Togliatti sino a via Caduti di via Fani, passando sopra la statale 16.

Se, una volta saputi gli esiti, dovesse emergere qualcosa, il cavalcavia diventerà la priorità numero uno dell’amministrazione.

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