Corsi di laurea, accordo tra atenei: tra le novità ​un master in Cyber Security

Corsi di laurea, accordo tra atenei: tra le novità un master in Cyber Security
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Sabato 25 Marzo 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:22
 “Presente e futuro dell’Università a Brindisi”. È il tema dell’incontro che si discuterà oggi, a partire dalle 11, presso il Teatro Verdi. Nel corso della mattinata prenderanno la parola Antonio Felice Uricchio, rettore dell’Università di Bari Aldo Moro, Domenico Fazio, pro rettore vicario dell’Università del Salento, Eugenio Di Sciascio, rettore del Politecnico di Bari, Marco Stasi, consigliere comunale di Brindisi delegato all’Università e politiche giovanili. L’amministrazione comunale, mantenendo fede all’impegno preso sei mesi fa, è riuscita a risollevare le sorti dell’università brindisina. 
Dal prossimo anno accademico, infatti, sarà attivo un master in Cyber Security presso l’istituto tecnico industriale “Giorgi” in collaborazione con l’Università Aldo Moro di Bari. 
L’obiettivo dell’iniziativa è di formare professionisti in Cyber Security, fornendo ai corsisti una panoramica sulla sicurezza (spaziando dalla sicurezza di rete a quella applicativa) sino a toccare temi come le vulnerabilità, i meccanismi di accesso ed autenticazione e la crittografia. Lo short master, che prevede un totale di cento ore di attività, sarà aperto a studenti che abbiano conseguito la laurea triennale nelle classi richieste dal bando online (www.uniba.it). Potranno iscriversi anche coloro che sono in possesso del titolo di diploma in Informatica e Telecomunicazioni (conseguito presso un istituto tecnico tecnologico) e che hanno una esperienza lavorativa certificata inerente ai temi di almeno due anni. 
 
 Il Politecnico di Bari, invece, sarà parte integrante con un progetto in interateneo con Unisalento offrendo un nuova percorso di specializzazione in ingegneria aerospaziale. L’amministrazione comunale, dunque, ha posto le basi per il prosieguo degli studi sul territorio degli alunni brindisini. Fino a qualche mese fa, invece, il diritto allo studio era seriamente compromesso. L’università sarebbe stata accessibile solo a coloro disposti a trasferirsi a Bari o a Lecce. 
La direzione della sede dell’università di Brindisi è stata affidata dal 1 marzo scorso ad Emilio Miccolis, su delega del direttore generale dell’Università degli Studi di Bari. Un percorso tortuoso quello dell’università in città. Dopo la nascita nel 2006 dei corsi di laurea in Scienze politiche e sociali ed ingegneria industriale legati all’università di Lecce, i disagi per gli studenti sono stati tantissimi. Poi la decisione nel 2014, presa dall’allora commissario straordinario della Provincia Cesare Castelli, di recedere dalla convenzione con l’Università del Salento e il taglio dei fondi comunali da parte dello stesso Castelli, divenuto in seguito commissario straordinario anche del Comune. Da allora, l’amministrazione ha più volte manifestato l’impossibilità a sostenere da solo i costi esorbitanti legati alla gestione dei corsi di laurea. Una corsa contro il tempo per scongiurare non solo la chiusura dei corsi già presenti, ma l’impossibilità ad avviare dei nuovi. La questione delle risorse necessarie per la copertura economica della didattica dei corsi di Ingegneria alla Cittadella della ricerca era esplosa già lo scorso mese di maggio. In quel caso, però, si era parlato di una spesa di 400mila euro per garantire la didattica. Il Comune, aveva più volte detto di poter investire solo 50mila euro. Anche per questo, la Regione aveva annunciato che si sarebbe fatta carico di metà della spesa, ovvero di 200mila euro. In campo era sceso anche l’assessore all’Università Sebastiano Leo per cercare di scongiurare la chiusura dei corsi brindisini. Poi, finalmente la bella notizia: per il prossimo anno accademico sono riconfermati tutti i corsi di laurea già esistenti. 
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