Nuovo misterioso agguato: ferito alla gamba 29enne
Trovati in terra nove bossoli

Nuovo misterioso agguato: ferito alla gamba 29enne Trovati in terra nove bossoli
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Mercoledì 4 Ottobre 2017, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 08:15
Christian Ferri, un brindisino di 29 anni, è arrivato intorno alle due di notte tra martedì e mercoledì presso il Pronto soccorso dell’ospedale “Perrino” per essere medicato a una gamba, ma durante quella visita si è scoperto che la ferita lacero contusa era dovuta a un colpo di pistola, esploso molto probabilmente da distanza ravvicinata.
Il caso, simile a quanto accaduto domenica scorsa al 24enne Stefano Borromeo per le strade del quartiere Sant’Angelo, è stato immediatamente preso in mano dagli investigatori dei carabinieri, accorsi subito dopo sul luogo del ferimento - la corsia della statale in direzione di Lecce, proprio sotto il cavalcavia che da via Palmiro Togliatti conduce al quartiere Sant’Elia - dove hanno scoperto nove bossoli: tre di calibro nove e sei di calibro 38.
Un conto che ha messo insieme due pistole e una storia che al momento lascia alcuni punti oscuri nelle indagini seguite dal Nucleo operativo e radiomobile, agli ordini del capitano Luca Morrone. Non si esclude una probabile sparatoria che ha forse coinvolto più persone in quell’incrocio, gruppi che si sarebbero scambiati colpi di pistola. Comunque, fino a ieri mattina, oltre a Christian Ferri, presso l’ospedale di Brindisi non si è presentata nessun’altra persona ferita con un’arma da fuoco.
Il luogo del ferimento, setacciato dai militari dell’Arma in ogni angolo anche con la luce del giorno, ha finora messo in chiaro solo il ritrovamento dei bossoli: in quel tratto che immette sulla statale non esistono telecamere di videosorveglianza e l’ora della sparatoria (avvenuta al buio e in piena notte) non ha finora aiutato il lavoro degli investigatori che, inoltre, non possiedono alcuna testimonianza.
 
Nemmeno il racconto della stessa vittima, dimessa dopo la medicazione con 10 giorni di prognosi, ha chiarito cos’è accaduto in quell’angolo del quartiere Sant’Elia, non nuovo a fatti del genere. Intanto, alcuni abiti di Christian Ferri sono stati trattenuti dagli investigatori per accertamenti che nel giro di qualche giorno stabiliranno se contengono tracce di polvere da sparo. In ospedale, inoltre, non è stato possibile stabilire con quale arma è stato ferito il 29enne: il proiettile è molto probabilmente rimasto sul luogo dove è avvenuto il ferimento dopo aver attraversato da parte a parte la gamba.
La prima ricostruzione fissa alcune sequenze alle ore 2 dell’altra notte. In giro per le strade del quartiere Sant’Elia c’è un’auto con all’interno alcune persone che in questa storia sono per il momento sconosciute: il loro compito è quello, o sarebbe quello, di scovare un giovane del posto. Quando trovano Christian Ferri lo fanno accomodare a bordo e poi partono fino a raggiungere un tratto di strada che immette sulla statale per Lecce. Qui, proprio sotto il cavalcavia, si fermano e il 29enne viene fatto scendere nei pressi di un guard rail dove viene colpito a una gamba con un solo colpo di pistola. Subito dopo, interviene un’altra persona che trasporta in ospedale il ferito a bordo di un’auto. Questa versione dei fatti è quella rilasciata dalla vittima, ora alle verifiche degli investigatori.
Quanto ricostruito dai carabinieri, lascia ora pensare che il giovane sia fortunatamente scampato a qualcosa che poteva avere altri risvolti, dettati proprio dal ritrovamento di 9 bossoli. Il nome di Christian Ferri non è purtroppo nuovo per le forze dell’ordine: è rimasto coinvolto in una storia di droga e in una delicata vicenda, che risale all’agosto del 2012, che l’ha visto condannare a 6 anni.

 
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