A svelare il suo “ruolo” di vittima stradale è stata un’agenzia investigativa lombarda, incaricata da un gruppo assicurativo per controllare alcuni “strani” incidenti che da qualche tempo coinvolgevano il brindisino. Nove le compagnie assicurative raggirate nel periodo compreso tra il 2013 e il 2015: Axa, Groupama, Generali, Zurich, Fondiaria, Itas, Cattolica, Reale Mutua Assicurazioni e Unipol.
Il 40enne non ha mai simulato incidenti stradali, ma lesioni derivanti da una serie di piccoli infortuni. Ad esempio: un’auto in retromarcia che lo ferisce a un piede, un braccio colpito da uno specchietto retrovisore in un parcheggio. Nessuna ferita eclatante, per non dare nell’occhio. Ma le compagnie assicurative, a distanza di tempo gli occhi li hanno aperti tutti e due e ingaggiato uno 007 privato per accertare quanto di vero c’era in quegli incidenti. A quel punto, il presunto imbroglio è stato scoperto. Palazzo, per riuscire nel suo intento, si è fatto rilasciare i certificati di malattia da più di dieci medici. Falsi incidenti stradali: una storia continua che avviene in ogni angolo d’Italia a danno delle varie compagnie assicurative che, in più casi, hanno chiesto (come nel caso del brindisino) l’intervento di investigatori privati per risalire, attraverso indagini, all’effettivo accadimento di sinistri stradali, nonché alla corrispondenza tra evento e danno (in quanto spesso i danni subiti sono ingigantiti).
L’investigatore, infatti, non si limita a valutare il singolo evento, ma svolge accertamenti riguardanti eventuali precedenti sinistri in cui sono implicati gli stessi soggetti.
Inoltre, effettua controlli di autenticità di polizze e attestati, accertamenti, rilievi, acquisizione di atti dalle autorità competenti, ricostruzione, identificazione e rintraccio dei soggetti coinvolti, ma anche informazioni sui soggetti coinvolti: precedenti, altri sinistri o informazioni socio-economiche. Un iter che ha ora visto “incastrare” il brindisino per frode, falsità ideologica e calunnia. Sarà comunque la prossima udienza a dare il verdetto finale a questa storia.