Accelerata sul piano di riordino: promossi gli ospedali di comunità

Accelerata sul piano di riordino: promossi gli ospedali di comunità
di Maurizio DISTANTE
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Martedì 21 Marzo 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 13:20
Il Day 0 della sanità brindisina sta arrivando: l’attuazione dei protocolli d’intesa firmati dall’Asl e dai rappresentanti istituzionali di Mesagne, Fasano e San Pietro Vernotico, cittadine sedi delle strutture che saranno riconvertite secondo i dettami contenuti nel piano di riordino ospedaliero elaborato dalla Regione, è stato fissato per il primo di aprile. Anche per questo, questa mattina alle 10 si terrà una conferenza stampa, a Bari, presso la presidenza della Regione cui parteciperanno il presidente della Regione Michele Emiliano e l’assessore al Welfare Salvatore Negro: durante l’incontro saranno presentati i tre accordi già siglati per la riconversione in presidio territoriale di assistenza degli ospedali sopra citati. Al meeting con la stampa parteciperanno anche il direttore generale dell’Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, i sindaci di Fasano, Francesco Zaccaria, di Mesagne, Pompeo Molfetta, e di San Pietro Vernotico, Maurizio Renna, e i consiglieri regionali Pino Romano, presidente della commissione regionale Sanità, Fabiano Amati e Mauro Vizzino.
Come detto, i documenti che ratificano le novità strutturali e organizzative delle tre strutture sono già stati siglati. «L’iter che ha portato alla stesura dei protocolli d’intesa – conferma Pasqualone – parte da lontano: sapevamo cosa fare e abbiamo cercato di portare avanti le nostre idee condividendo i percorsi intrapresi con i rappresentanti istituzionali delle realtà locali interessate dal processo».
La definizione dell’offerta sanitaria dei tre costituendi Pta è stata pensata tenendo conto di principi e criteri basati sugli indici di popolazione e sui dati epidemiologici per garantire, nelle intenzioni dei responsabili, un passo avanti del sistema sanitario locale. «I dati epidemiologici, in particolare – spiega il manager – sono stati la bussola nella ridefinizione dei servizi presenti nelle strutture polifunzionali che andremo ad attivare». Pur ospitando specialità e attività differenti, un punto in comune i tre Pta ce l’hanno: l’ospedale di comunità, che si occupa delle procedure assistenziali e di cura standard e che sarà gestito dai medici di medicina generale e da alcuni specialisti dell’Asl.
«A Fasano, oltre all’ospedale di comunità che sarà presente in tutti e tre i presidi, saranno anche disponibili 20 posti letto per adulti e 10 posti letto riservati agli utenti pediatrici: questi saranno gestiti dai pediatri di libera scelta, affiancati da quelli aziendali. Oltre a questo, sarà presente un day service specialistico di chirurgia che si occuperà di interventi di bassa e media complessità. La realtà sanitaria fasanase potrà contare sul protocollo d’intesa siglato tra la nostra Asl e quella di Bari che prevede uno scambio di esigenze ospedaliere e distrettuali».
Discorsi simili sono stati fatti per le strutture di Mesagne e San Pietro, dove cambiano le specialità e le attività presenti. «A Mesagne, oltre all’ospedale di comunità, si realizzerà un hospice, un centro per le cure palliative, finanziato con 8 milioni di euro. Contiamo di far partire il servizio al più presto, trasferendo i reparti di medicina e lungodegenza al Perrino di Brindisi e liberando i locali necessari all’hospice. Inoltre, sempre a Mesagne, sarà istituito un day service ortopedico, neurologico e neurochirurgico. 
A San Pietro abbiamo previsto, sempre in abbinamento all’ospedale di comunità, un importante polo con 20 posti letto nei quali saranno offerti servizi per la riabilitazione cardiorespiratoria: con questa specialità contiamo di ridurre sensibilmente i ricoveri inappropriati che registriamo ad oggi nell’hub di riferimento di Brindisi, assorbendo anche utenti della vicina provincia leccese. L’altro ramo del presidio, invece, ospiterà una Rems, una residenza per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria, che sostituirà quella privata di Carovigno e per la quale sono stati impegnati già 4 milioni di euro. Pensiamo che sia necessario che il servizio pubblico abbia in carico queste strutture anche se l’esperienza col privato, durata circa un anno, ha portato i frutti sperati in termini di obiettivi e risultati: si è dimostrato come si possono ospitare questi servizi dappertutto, se gestiti con criterio e attenzione ed è quello che vogliamo fare a San Pietro». L’obiettivo dichiarato del numero uno di via Napoli è quello di ribaltare il paradigma dell’assistenza e dell’offerta sanitaria in provincia di Brindisi, riducendo il raggio d’azione degli ospedali a favore di una medicina territoriale che sappia dare delle risposte in termini di appropriatezza delle cure e rapidità di intervento.
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