La Provincia ha diffuso una nota ufficiale con la quale ha ricostruito quanto avvenuto nella concitata mattinata. “ Nel corso della conferenza dei capigruppo – si legge - sono, in prima battuta, emerse forti divergenze di natura tecnico/politica da parte del consigliere provinciale Continelli il quale, ha contestato taluni metodi a suo dire poco democratici ed irriguardosi, nei confronti del personale provinciale, poiché rilevava una disparità di trattamento in relazione alla autorizzazione di mobilità esterna. Ulteriori considerazioni venivano espresse, sempre dal consigliere Continelli, in relazione alla scarsa attenzione riservata al personale della partecipata Santa Teresa i cui piani di impresa sono oramai scaduti lo scorso 11 settembre e, tuttora, non rinnovati.” Poi l’attenzione della nota si sposta sulla questione specifica.
“Il Vice Presidente Tanzarella – riportano dalla Provincia - dal canto suo ha lamentato e contestato al Segretario Generale la modalità di svolgimento delle conferenze dei capigruppo, i cui atti in discussione sono molto spesso carenti degli adeguati supporti tecnico/legali, alla base di una corretta interpretazione e valutazione, prodromiche al successivo voto in sede di Consiglio Provinciale.” Alla fine l’accaduto viene definito come “Un confronto democratico che, a seguito di opinioni non condivise e divergenti ha prodotto una discussione dai toni un po’ accesi.
Dispiace – concludono dalla Provincia – apprendere dalla stampa il ricorso da parte del Segretario Generale a visite mediche per picchi pressori accusati con l’auspicio di un suo pronto recupero.”Il vicepresidente ha circoscritto l’accaduto al normale confronto che si può verificare in sede di riunione, sostenendo che, considerata l’esistenza di un contenzioso con la Regione, in questa occasione era necessaria la valutazione propedeutica dell’ufficio legale. E dice di aver appreso del malore di Marra solo in tarda serata. Se il malore di Marra sia riconducibile ai toni della riunione non è al momento dato sapere. Ma c’è chi, tra i corridoi del palazzo di via “De Leo”, a voce bassa sottolinea quanto in generale il rapporto tra l’apparato tecnico – burocratico e la rappresentanza politica della Provincia non sia dei migliori, anzi al contrario sia fiaccato da mesi di impotenza amministrativa dovuta alla situazione finanziaria dell’ente.
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