Provincia in rosso: «Tra scuole e strade, non garantiamo sicurezza per nessuno»

Provincia in rosso: «Tra scuole e strade, non garantiamo sicurezza per nessuno»
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 21 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:20
Per il secondo anno consecutivo, la Provincia di Brindisi chiude il rendiconto di gestione con un disavanzo. Si passa, però, dalle poche centinaia di migliaia di euro del consuntivo 2015 agli oltre due milioni del 2016. Nella relazione di accompagnamento allo schema di bilancio consuntivo, approvato dal presidente Maurizio Bruno prima del passaggio in consiglio provinciale, l’ente di via De Leo lancia l’allarme, che riguarda soprattutto strade e scuole.
«La mancanza di risorse - si legge infatti - sta comportando l’impossibilità di garantire la sicurezza sulle strade provinciali e negli istituti scolastici di istruzione secondaria con conseguente rischio fisico per cittadini, studenti e professori e rischio penale, amministrativo e contabile per i responsabili politici e tecnici della Provincia», i quali dovrebbero garantire le manutenzioni ma non riescono a farlo.
E questa è solo la situazione delle cosiddette funzioni fondamentali, ovvero le uniche proprie della Provincia dopo la riforma Delrio.
Per far comprendere la portata dei problemi finanziari dell’ente, nella relazione al consuntivo 2016 è inserito il prospetto dei tagli ai trasferimenti statali dal 2011 al 2016, che ammontano a poco meno di 40 milioni di euro. Fondi che erano utilizzati per le attuali funzioni fondamentali, ovvero scuola e strade, ma anche per le altre funzioni, poi passate in capo alla Regione. La spesa corrente della Provincia, evidenziano i numeri, si è contratta di 34 milioni di euro circa, passando dai quasi 58 milioni del 2008 ai quasi 28 del 2016.
 
Dopo qualche tempo dall’entrata in vigore della riforma, lasciata nel limbo a causa della bocciatura del referendum costituzionale, la Regione ha cominciato a delegare alla Provincia anche molte delle funzioni non fondamentali.
Peccato però, fa notare l’ente di via De Leo, presieduto da Maurizio Bruno, che «i crediti relativi alle altre funzioni non fondamentali non risultano onorati dalla Regione e che tale credito continua ad accumularsi ed aumentare». La legge prevede sanzioni nei confronti delle Regioni che entro il 30 giugno 2017 non certifichino l’avvenuta erogazione alle Province delle somme relative alle funzioni trasferite. «Si spera - commentano dall’ente provinciale brindisino - che questo strumento induca la Regione a rimborsare alle Province le somme spettanti e su cui la Provincia di Brindisi ha già avviato un contenzioso». In particolare, l’ente di via De Leo vanterebbe un credito di poco superiore ai 10 milioni di euro.
A compensare queste gravissime situazioni di disequilibrio, peggiorate da una flessione del gettito tributario di circa due milioni di euro, ci sono state, fortunatamente, diverse entrate straordinarie che, tuttavia, non si ripeteranno quest’anno ma che, almeno per il 2016, hanno consentito di ridurre le perdite e chiudere il consuntivo con un disavanzo di 2,3 milioni di euro circa. La Provincia di Brindisi, tra l’altro, non rispetta neanche i vincoli di finanza pubblica, il vecchio “patto di stabilità”, per poco meno di 700mila euro. Fortunatamente, le regole attuali sono più permissive perché con i vecchi limiti del “patto”, lo sforamento sarebbe stato di quasi 10 milioni di euro.
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