La Provincia riparte dalla Santa Teresa

La Provincia riparte dalla Santa Teresa
di Roberta DENETTO
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Giovedì 19 Gennaio 2017, 06:13 - Ultimo aggiornamento: 17:16
 Nelle prossime ore il presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno dovrebbe comunicare i nomi dei consiglieri ai quali affidare le deleghe più importanti. È il momento del dopo voto, quello durante il quale il risultato elettorale si concretizza attraverso gli incarichi operativi di rito. È il fronte sul quale Bruno si sta concentrando, assicurando tempi molto veloci, per fare in modo che le questioni principali vengano aggredite nell’immediatezza.
«Nella giornata di martedì - dichiara Bruno - ho convocato i consiglieri provinciali eletti. Si è trattato di un momento conoscitivo con tutti i dirigenti e di un’occasione per illustrare il modo in cui lavoro. Per accelerare i tempi ho chiesto di costituire subito la conferenza dei capigruppo». Oggi invece dovrebbe tenersi il primo incontro con il gruppo consiliare di maggioranza. E a tale proposito il presidente ha smentito categoricamente le voci secondo le quali ci sarebbe già turbolenza con Forza Italia. Una smentita che sembrerebbe essere rafforzata anche dalle parole del coordinatore provinciale di Forza Italia Antonio Andrisano che ha parlato di clima assolutamente sereno.
 
Nessun problema dunque, se non quello di dover gestire un’agenda che in cima alla lista delle priorità riporta la questione Santa Teresa e l’emergenza agricola a seguito del maltempo che ha interessato il territorio nelle prime settimane di gennaio. Criticità per le quali Bruno intende individuare singoli delegati che possano interessarsi specificatamente al problema.
«Ho le idee chiare - sostiene - ci saranno deleghe speciali per la vicenda Santa Teresa, per la viabilità provinciale, per la situazione degli istituti scolastici, per i servizi sociali di competenza. In fondo – aggiunge – il motivo per il quale si è preferito non candidare i sindaci va rintracciato proprio nell’esigenza di avere a disposizione rappresentanti istituzionali che possano dedicare tempo ed energie al fronte provinciale. Nell’individuazione dei nomi bisogna tenere conto del risultato elettorale ma anche delle competenze specifiche dei consiglieri». E fa l’esempio del mesagnese Ninni Mingolla che ha ottenuto un ottimo risultato e che avendo ricoperto in passato l’incarico di vicepresidente e di assessore provinciale ai servizi sociali potrebbe occuparsi dello stesso settore. Ma è presumibile che, sulla base del risultati, un altro nome sul quale si punterà possa essere quello di Domenico Tanzarella.
Intanto, nelle scorse ore, lo stesso Bruno da segretario provinciale del Partito Democratico ha firmato insieme ad Antonella Vincenti, responsabile dell’organizzazione del Pd a livello provinciale, una nota nella quale è stata espressa “grande soddisfazione per il brillante risultato della lista Uniti per Brindisi”. Una conferma politicamente importante che Vincenti e Bruno definiscono come “la prova” che l’idea di costituire una lista “ampia ed allargata a tutte le forze politiche presenti in Consiglio provinciale era giusta”, aggiungendo che questa sarebbe la dimostrazione che “il senso di responsabilità prevale sempre sull’avventurismo politico”.

Un passo indietro sui tempi, per analizzare quanto accaduto nel corso della campagna elettorale. Quanto basta per tornare a parlare di “inutili polemiche che hanno accompagnato il varo della nostra lista”. Una nota che si chiude con il più classico degli auspici, il “buon lavoro” canonico anche a “quelle forze politiche” si legge nella nota “che hanno dato vita alla lista contrapposta alla nostra rinunciando all’ultimo istante alla presentazione di un’unica lista unitaria per poco onorevoli interessi di parte”.
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