Fingono l’acquisto di oro per rapinare gioielleria: in fuga con 60mila euro

Fingono l’acquisto di oro per rapinare gioielleria: in fuga con 60mila euro
di Salvatore MORELLI
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Novembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:29
Ieri mattina, intorno alle 11.30, due persone hanno chiesto a due dipendenti della gioielleria “Nataly” di via Aldo Moro di visionare alcuni gioielli, ma quella richiesta si è trasformata in momenti da incubo per le due donne quando quei falsi clienti si sono trasformati in banditi. Facendo credere di essere armati, ma non mostrando mai alcun oggetto offensivo, in pochi istanti hanno spinto in un angolo le due vittime, immobilizzandole con delle fascette di plastica, strette ai polsi, e rapinato una collezione di gioielli che erano stati messi in esposizione per il prossimo Natale: secondo una prima stima fatta dagli stessi proprietari agli investigatori, ammonta ad almeno 60mila euro il bottino trafugato in più angoli della gioielleria. Poi la fuga a bordo di un veicolo che la coppia di malviventi aveva lasciato nelle vicinanze, una via molto trafficata del quartiere Commenda, non lontana da altri negozi, alcuni istituti scolastici e il cavalcavia che da via Martiri delle Fosse Ardeatine conduce al quartiere Bozzano.
Una rapina che nei frangenti successivi, oltre agli agenti della Sezione volanti e della Squadra mobile, ha visto intervenire anche un’ambulanza del 118 per prestare soccorso a una delle due dipendenti: la donna infatti ha accusato un leggero malore in seguito allo choc subito, ma per fortuna quell’emergenza è poi rientrata. A nulla è invece valso per le forze dell’ordine cercare di sbarrare la strada ai banditi in fuga che, a quanto pare, sono riusciti ad allontanarsi verso la periferia. Il bottino che i due malviventi si sono portati dietro è costituto da anelli, orologi e bracciali realizzati in oro e pietre preziose, nonché di note marche. Inoltre, non è escluso che la coppia in azione, di età tra i 35 anni e i 40 anni, sia arrivata da fuori provincia: parlava con accento barese a detta delle dipendenti della gioielleria, senza alcuna paura di mostrare il volto. Ora le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza sono finite in mano agli investigatori brindisini, ma verranno presto esaminate anche da altre Questure per cercare di arrivare agli autori.
 
Uno alto e robusto, l’altro calvo e un po’ più basso, con addosso una felpa e un cappello. E’ questa la fisionomia della coppia di banditi che ieri mattina si è presentata al cospetto delle due dipendenti della gioielleria “Nataly” fingendosi clienti. Infatti, sembrava tutto normale fino alla richiesta di poter visionare alcuni preziosi, poi la paura è iniziata quando le due vittime sono state spinte in un angolo per essere immobilizzate. Dopo, in pochissimo tempo, i due banditi hanno arraffato di tutto, portando dietro monili di ogni genere e di un valore che potrebbe superare i 60mila euro a conti fatti. Purtroppo, non è la prima volta che la gioielleria “Nataly” viene presa di mira dai banditi. In passato, altre rapine erano state consumate a mano armata e non manca una spaccata, avvenuta nel dicembre 2013: quattro gli uomini a volto coperto che erano entrati in azione intorno alle 4 di notte, dapprima scardinando una saracinesca con una fiamma ossidrica e poi sfondando la vetrata con una Audi A5. Una volta dentro il negozio avevano arraffato gioielli di ogni tipo e orologi prima di sparire nella buio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA