Un ticket da 10 milioni per garantire le assunzioni di medici e infermieri

Un ticket da 10 milioni per garantire le assunzioni di medici e infermieri
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Lunedì 24 Ottobre 2016, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 16:00
Il 2017 si preannuncia come un anno ricco di cambiamenti per il sistema sanitario locale. L'entrata in vigore del Piano di riordino che muterà la forma e la sostanza dell'Asl brindisina, il nuovo corso che la sanità locale sembra aver preso dopo anni di scandali, i lavori che si stanno portando avanti nelle varie strutture del territorio sono tutti segnali di un imminente e, forse, epocale cambiamento. Per reggere l'onda d'urto della novità serve un solido supporto fatto di persone che possano gestire una fase tanto delicata in uno dei settori della vita pubblica più importanti e delicati. 
Per far fronte a questa necessità, insomma, servono professionisti in grado di governare il sistema: in tre parole, servono nuove assunzioni, dopo anni di blocco del turnover che ha prosciugato la pianta organica dell'Asl di Brindisi, mettendo in seria difficoltà medici, infermieri, ausiliari e operatori sociosanitari ma anche i dirigenti, spesso sul banco degli imputati insieme al personale quando le cose non vanno per il verso giusto. 
A questo proposito, fanno proprio comodo i circa 10 milioni di euro stanziati dalla Regione Puglia per le assunzioni nella sanità brindisina: le risorse destinate a Brindisi sono una parte del tesoretto da 51 milioni di euro circa ricavato dai risparmi degli anni 103-2014 e messo a disposizione dal direttore del dipartimento della salute, Giovanni Gorgoni, per lo scopo. 
 
Il punto della situazione sui nuovi arrivi in corsia soddisfa il direttore generale dell'Asl Giuseppe Pasqualone, che conta di poter rinforzare le risorse umane a disposizione dell'azienda entro i primi mesi del prossimo anno. «Abbiamo quasi concluso tutte le fasi concorsuali: 3 o 4 concorsi da primario saranno pronti entro fine anno, non appena avremo composto le commissioni, compito molto arduo; entro fine mese chiuderemo il concorso per chirurgia, che è molto importante; sono chiusi e abbiamo già le graduatorie delle gare per cardiologia, pneumologia e pronto soccorso.
Entro la fine dell'anno, concluderemo anche le pratiche per i farmacisti. Vorremmo iniziare il 2017 con una pianta organica la più completa possibile». 
È evidente che gli sforzi sono tesi ad arrivare pronti all'entrata in vigore del Piano di riordino. Per raggiungere l'obiettivo non bastano solo medici e primari ma c'è bisogno anche di infermieri e operatori sociosanitari. «Per gli infermieri stiamo aspettando gli esiti del concorsone di Bari anche se abbiamo avviato delle procedure preferenziali per intervenire lì dove ci sono le emergenze più pressanti. Per quel che riguarda gli operatori sociosanitari, invece, stiamo dando corso alle procedure di mobilità e, avendo chiuso la graduatoria, stiamo procedendo con le assunzioni».

Inoltre si stanno ultimando i Pta, i presidi territoriali di assistenza, di Fasano, San Pietro Vernotico e Mesagne. «C'è stato un gran lavoro con la politica locale per migliorare il punto di partenza di queste strutture che ospiteranno alcune specialità per contribuire a ridurre sensibilmente i ricoveri inappropriati negli ospedali» dice il direttore generale dell’Asl Pasqualone. Di pari passo vanno anche gli interventi negli ospedali che resisteranno al piano di riordino. I lavori al Perrino procedono: gli infissi sono stati quasi tutti cambiati anche se c'è qualche piccolo rallentamento poiché si stanno ritinteggiando anche gli interni: «questo è un compito affidato alla Sanitaservice per un intervento in economia» precisa Pasqualone.
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