A Roma la verifica sulla ripresa della Santa Teresa

A Roma la verifica sulla ripresa della Santa Teresa
di Roberta DENETTO
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Lunedì 12 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 21:39
Dovrebbero arrivare nel pomeriggio di oggi, lunedì, le prime risposte sull’ormai datata vicenda della proroga della cassa integrazione in deroga per i dipendenti della Santa Teresa spa, società partecipata della Provincia di Brindisi. 
Nonostante l’intesa raggiunta a livello locale tra ente, sindacati e società, nonostante l’apprezzamento espresso da Bari verso la redazione del piano industriale, qualcosa in queste settimane si è inceppato. Il meccanismo si è bloccato e perso nell’interpretazione della norma che detta le condizioni necessarie affinché la proroga possa essere concretamente concessa. È in programma dunque per il pomeriggio, ore 14.00 a Roma, un incontro tra l’assessore regionale Sebastiano Leo, accompagnato dai funzionari preposti, e il direttore generale per gli ammortizzatori sociali del Ministero del Lavoro Ugo Menziani. Prima di questo passaggio tutto resta esattamente com’è, ossia con i dipendenti che sono fermi da tempo. Dipendenti che in diverse occasioni hanno espresso il disappunto per una vicenda che, verso la fine del 2017, sembrava andare nella giusta direzione anche stando all’ottimismo dichiarato a mezzo stampa da diversi interlocutori istituzionali.
Ad oggi i circa 120 lavoratori non chiedono solo lo sblocco della proroga e dunque degli ammortizzatori sociali ma anche la possibilità di tornare a lavorare utilizzando i finanziamenti che lo Stato ha previsto di destinare alle Province. All’incontro capitolino dovrebbe prendere parte, così come hanno fatto sapere i Cobas a margine di una missione a Bari, il professore universitario in Diritto del Lavoro Vito Pinto che avrebbe formulato una perizia “nella quale si afferma la necessità dopo tanto tempo di avere una risposta scritta dal Ministero”.
 
E nel frattempo le criticità persistono tanto sul fronte occupazionale quanto su quello legato ai servizi.
In settimana, infatti, è emersa un’altra vicenda legata evidentemente allo stato di agitazione dei lavoratori e che incide fortemente sulla tenuta delle regolari attività. Si tratta del settore delle certificazioni degli impianti termici che la Santa Teresa gestisce per conto della Provincia. 
La campagna di autocertificazione scadrà alla fine del mese di marzo ma al momento pare non ci sia nessuno negli uffici a recepire le istanze che stanno arrivando in formato cartaceo. Questo significa non solo un disservizio per i cittadini ma anche la probabilità che non tutti facciano in tempo a presentare le autocertificazioni nei tempi stabiliti dalla Provincia che, sul sito istituzionale, parla di termine improrogabile. E allora come si fa? Anche in questo caso si attende che da Roma sappiano spiegare, circostanziare e dare indicazioni concrete ai funzionari pugliesi affinché il compito a casa possa essere svolto nel migliore dei modi o almeno con i passaggi indispensabili a prorogare la cassa integrazione, condizione necessaria perché quello che è contenuto nel piano aziendale possa diventare operativo.
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