Cade un pezzo di parapetto: sotto osservazione il cavalcavia (per ora parzialmente chiuso)

Cade un pezzo di parapetto: sotto osservazione il cavalcavia (per ora parzialmente chiuso)
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 12 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:35

È sempre sotto la lente di ingrandimento del Comune, ed in particolare del settore Lavori pubblici, la situazione dei principali ponti e cavalcavia di Brindisi. Le principali preoccupazioni sono sempre le stesse: il cavalcavia De Gasperi, che collega la Commenda e tutti gli altri quartieri esterni al centro città, ed il ponte di via Martiri delle Fosse Ardeatine, che collega Commenda e Bozzano.

L'episodio

È soprattutto il primo, dal quale nei giorni scorsi è caduto un pezzo di parapetto, a presentare il maggior numero di problemi, tanto che il Comune ha affidato alla società Bc Engineering di Brindisi l'incarico di effettuare le verifiche statiche sull’infrastruttura. E nel frattempo, sono stati presi provvedimenti preventivi come la riduzione della velocità massima consentita, il divieto di sorpasso e, soprattutto, la deviazione dei mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate, in particolare gli autobus degli studenti.
L’analisi arriva dopo i vari segnali d’allarme che sono stati lanciati a metà del dicembre scorso, quando varie segnalazioni avevano messo in evidenza diverse criticità, a partire da alcune lesioni sul manto stradale, in corrispondenza con la presenza dei giunti. Nei giorni seguenti, quindi, il traffico sul ponte è stato come detto riorganizzato per vietare il transito di mezzi pesanti, così come sono state deviate le corse di autobus che passavano sul cavalcavia, in attesa che si svolgano le rilevazioni necessarie.

Le ipotesi

Del resto, il cavalcavia ha ormai una certa età. È stato costruito, infatti, nel 1962, vale a dire un anno prima del ponte Morandi di Genova, nel 2018. In questi anni, dunque, ha visto passare una enorme quantità di mezzi. Questo non significa che non sia più utilizzabile, considerato che in passato è stato sottoposto a diverse manutenzioni. Ma necessita, comunque, di una buona dose di approfondimenti, che il Comune come detto ha avviato, per verificare elementi come il quadro fessurativo e valutare se vi siano o meno problemi strutturali.
Certo, l’ideale sarebbe comunque la sua sostituzione, per realizzare un ponte più leggero e concepito con sistemi più moderni. Negli anni scorsi era stato calcolato, per questo, un possibile costo di 13 milioni di euro. Che già all’epoca il Comune non possedeva. Una cifra che, dopo il Covid, è quasi certamente lievitata. Sempre senza che l’ente di piazza Matteotti sia riuscito ad individuare una fonte di finanziamento adatta. Ad un certo punto si era immaginato anche un suo possibile inserimento nel Contratto istituzionale di sviluppo che, tuttavia, nelle successive versioni ha “virato” verso la costa, escludendo dunque interventi di quel tipo.
L’altra situazione più complessa sembrava quella del ponte di via dei Martiri delle Fosse Ardeatine. Anche in quel caso, infatti, come in quello del De Gasperi, la situazione alla vista non sembrava delle più rassicuranti. Ma le verifiche che sono state eseguite dal Comune hanno evidenziato che non ci sono problemi di tipo strutturale e statico. Non che il ponte non richieda delle manutenzioni. Interventi che il Comune ha già messo in conto di dover effettuare. Di rischi, ad ogni modo, sembra che non ce ne siano, a giudicare dall’esito delle indagini.
Tra i “target” c’è, in realtà, anche il ponte che collega viale Palmiro Togliatti con via Caduti di via Fani, scavalcando la strada statale 16.

In questo caso, tuttavia, il livello di allarme sembrava decisamente inferiore.

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