L’assessore inneggia a Salò
Poi si scusa: «Frasi copiate»

L’assessore inneggia a Salò Poi si scusa: «Frasi copiate»
di Danilo SANTORO
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Giovedì 16 Novembre 2017, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 12:33
L’assessore inneggia a Salò e a Carovigno scoppia la bufera politica. «Il sindaco chieda scusa alla città e rimuova l’assessore Enzo Vacca», attaccano i rappresentanti del Partito Comunista Italiano. Ma l’assessore all’ambiente dopo qualche ora spiega e ammette di aver copiato quelle parole da un documento ritrovato un secolo fa: “Era una frase presa da una lettera di 100 anni fa - ha detto -, chiedo scusa ma non era il mio pensiero».
E così lo scontro diventa anche ideologico nella Città della N’Zegna dopo alcune affermazioni pubblicate sul suo profilo Facebook da parte dell’assessore Vacca, nel giorno della festa delle forze armate. Non basta l’immediata retromarcia a placare una polemica, che oltrepassa i confini locali del comune brindisino, e coinvolge anche alcuni parlamentari del territorio. Le prime accuse a Vacca, ieri, sono giunte dalla sezione locale del Pci. A portare avanti questa battaglia è stato anche il segretario regionale Tonino Mosaico. «Un difensore del nazismo nell’Amministrazione Comunale di Carovigno, ne è al corrente il sindaco Brandi? Un assessore comunale, definisce eroi del tricolore i militi della Repubblica Sociale Italiana».
Il riferimento di Mosaico è al post scritto lo scorso 4 novembre da Vacca. Su Facebook l’esponente della maggioranza di centrodestra che governa palazzo di Città a Carovigno, scrive una frase con connotazioni alcune storiche. «Oggi, 4 Novembre celebriamo la festa delle Forze Armate. Nel giorno in cui ricorre la vittoria nella Grande Guerra, onoriamo tutti coloro che hanno servito la Patria in armi. Ricordiamo soprattutto i caduti, il cui sacrificio deve rimanere incancellabile. A pieno titolo, nella schiera degli eroi che hanno combattuto sotto il tricolore, vanno ricordati i militi della Repubblica Sociale Italiana, nonostante l’oblio forzato imposto dagli invasori e dai loro servi».
Trascorse poche ore dalla prima pubblicazione, lo stesso assessore provvede a cancellare parte di quel post, che intanto aveva suscitato già una serie di commenti e critiche per il riferimento alla Repubblica di Salò. «Stamattina ho messo un post, subito dopo ho tolto l’ultima frase che non mi piaceva, era una frase presa da una lettera di 100 anni fa, chiedo scusa ma non era il mio pensiero». Una retromarcia sul primo pensiero, con riferimenti storici anche impropri, in considerazione del fatto, che un secolo fa nel 1917, la Repubblica di Salò, voluta dai nazisti e gestita da Mussolini nel 1943, non era stata ancora costituita. Passo indietro su Facebook che non è bastato a placare le ire dei rappresentanti del Pci e del Partito Democratico, intervenuto con il coordinamento cittadino e con il senatore Salvatore Tomaselli. «Carovigno fa parte dell’Italia repubblicana basata sull’antifascismo e nata dalla guerra Partigiana, i partigiani sono stati i veri ed unici eroi. È inquietante il riconoscimento ai militi della Rsi fatto dall’amministrazione Comunale di Carovigno, attraverso uno scritto di un suo assessore. Invitiamo il sindaco Brandi a scusarsi con la cittadinanza per la preoccupante presa di posizione del suo assessore contro la Costituzione Italiana e alla rimozione - conclude la nota del Partito Comunista Italiano - dello stesso dalla carica». L’assessore Enzo Vacca contattato nel pomeriggio di ieri ha scelto di non replicare alle accuse mosse nei suoi confronti da parte degli avversari politici, ma ha rilasciato solo una breve dichiarazione: «Mi ero già corretto e chiesto scusa immediatamente su Facebook». Sul contenuto delle scuse e sulle imprecisioni storiche ha glissato.
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