Collaboratori gratis per il Comune: il “consulente” per la comunicazione rinuncia dopo il deferimento al Consiglio di disciplina dell'Ordine

Il giornalista pubblicista Pezzuto fa un passo indietro ma ironizza: «Regalo un fremito di gioia a qualche insoddisfatto»

Il Comune di Brindisi
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Mercoledì 27 Settembre 2023, 17:21

Rinuncia all'incarico di collaborazione (gratis) uno dei cinque “consulenti” nominati nei giorni scorsi dal sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna. Si tratta, per la precisione, del giornalista pubblicista Andrea Pezzuto, al quale il primo cittadino aveva affidato la collaborazione per iniziative in materia di comunicazione.

L'ironia

“Regalare un fremito di gioia - scrive sul suo profilo Facebook - a qualche insoddisfatto della vita, in fondo, ti fa sentire una persona migliore. Ho compiuto la mia buona azione, anche se avrei preferito compierne una diversa di supporto al Comune della mia città, che non può permettersi in questo momento una figura che si occupi della comunicazione istituzionale. Ho formalizzato la mia rinuncia all'incarico di consigliere gratuito e volontario del sindaco per la comunicazione. Grazie Giuseppe Marchionna per la fiducia”.

I motivi

A spiegare il perché della decisione di rinunciare al ruolo di collaboratore è lui stesso, nei commenti al post di chi lo invita a fare un passo indietro ed accettare, invece, la collaborazione gratuita con il Comune: “Purtroppo mi è arrivata la lettera di deferimento dal consiglio di disciplina. Secondo loro non posso svolgere l'incarico. Mi viene da sorridere ma data l'aleatorietà e la discrezionalità che contorna la vicenda, non me la sentivo di immolarmi ulteriormente. Sarà contento chi ha lavorato per arrivare a questo”. In particolare, ironizza il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi, si tratterebbe degli “attempati haters di Villa Arzilla”. Mentre il commissario cittadino di Fratelli d'Italia Cesare Mevoli lo invita a non “dare retta alla canea rabbiosa” e bolla l'Ordine dei giornalisti come una setta. “Queste - commenta infatti - non sono corporazioni, queste sono sette, circoli esclusivi governati da baronie”.

Il deferimento

A spiegare il perché del deferimento al Consiglio di disciplina era stato, dopo la segnalazione di Assostampa, il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Puglia Piero Ricci. Il lavoro giornalistico a titolo gratuito, infatti, si configurerebbe come una violazione della Carta di Firenze, una delle carte allegata al Testo unico dei doveri del giornalista. Proprio la Carte di Firenze spiega come “gli iscritti all’Ordine sono tenuti a non accettare corrispettivi inadeguati o indecorosi per il lavoro giornalistico prestato”. «Nel caso specifico - aveva osservato il presidente dell'Ordine nei giorni scorsi - si sarebbe andati anche oltre questo limite. La dignità della professione è soprattutto nelle nostre mani e nei nostri comportamenti. Mi auguro che anche l'amministrazione pubblica interessata ritorni sui suoi passi e selezioni il suo addetto stampa secondo procedure e retribuzioni che non offendano la dignità del lavoro giornalistico».

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