Abusi su un chierichetto: il prete chiede di tornare libero

La chiesa di San Giustino de Jabobis al rione Bozzano
La chiesa di San Giustino de Jabobis al rione Bozzano
di Roberta GRASSI
1 Minuto di Lettura
Venerdì 24 Giugno 2016, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 10:58
BRINDISI - Tredici giorni dopo l'arresto Francesco Caramia, l'ex parroco arrestato e posto in carcere con l'accusa di pedofilia, potrà giocarsi la carta del Riesame. E' stata fissata infatti per il prossimo martedì l'udienza dinnanzi al giudice del Tribunale della Libertà ai quali il legale del religioso, l'avvocato Giancarlo Camassa, ha chiesto di annullare l'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Maurizio Saso su richiesta del pm Milto de Nozza. Spera di tornare a casa da uomo libero, Caramia, o quantomeno di ottenere gli arresti domiciliari, qualora dovesse essere condivisa l'impostazione accusatoria in merito alla sussistenza dei "gravi indizi".

Caramia è accusato di violenza sessualencontinuata su un chierichetto di 8 anni, ipotesi pluriaggravata perché commessa su un bambino e da un ministro di culto che all'epoca dei fatti prestava la sua opera presso la parrocchia San Giustino de Jacobis, al rione Bozzano. I fatti che gli vengono attribuiti risalgono agli anni 2008 e 2009, quando avrebbe abusato - secondo quanto denunciato da un pediatra e poi confermato dalla presunta vittima - del bimbo. Il ragazzino è stato già ascoltato nel corso di un incidente probatorio celebratosi a porte chiuse, davanti al gip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA