Terrorismo islamico, il procuratore Roberti: «Finora immuni, ma il pericolo c'è»

Terrorismo islamico, il procuratore Roberti: «Finora immuni, ma il pericolo c'è»
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Lunedì 27 Marzo 2017, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 20:46
«Il pericolo terrorismo riguarda tutto il nostro Paese, non soltanto la Puglia». Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo Franco Roberti, a Fasano per presentare il suo libro "Il contrario della paura, perché terrorismo islamico e mafia possono essere sconfitti".

«Noi siamo rimasti immuni finora - ha detto, rispondendo, a margine dell'incontro, alle domande dei giornalisti - e ci auguriamo di rimanerlo per sempre, possibilmente il più a lungo possibile, però dobbiamo essere consapevoli che il pericolo c'è. Dobbiamo fronteggiare questa sfida, con tutti i mezzi, e dobbiamo essere consapevoli che le attività di prevenzione sono molto importanti, che nel nostro Paese funzionano e hanno un'efficacia assoluta e che hanno giocato un ruolo decisivo finora nel prevenire attentati terroristici».

Roberti ha anche puntato il dito contro «l'incremento dei traffici di droga dall'Albania alla Puglia che è fenomeno molto preoccupante» ed ha spiegato che si stanno mettendo in atto iniziative per cercare di arginare il dilagante fenomeno. «Siamo andati di recente - ha sottolineato il procuratore antimafia - insieme ai procuratori di Bari, Lecce e Catanzaro, a incontrare i colleghi albanesi a Tirana, proprio per sollecitare una più stretta collaborazione e sollecitare indagini su quel territorio, perché in effetti abbiamo visto che i traffici di droga dall'Albania verso la Puglia e verso la Calabria sono notevolmente aumentati». 
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