Morto il 14enne colpito a gennaio da meningite

Morto il 14enne colpito a gennaio da meningite
di Alfonso SPAGNULO
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Mercoledì 28 Giugno 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:34
Non ce l’ha fatta il 14enne di Montalbano colpito da meningite nel gennaio scorso. Il ragazzo è deceduto l’altro ieri sera al Perrino di Brindisi dove era ricoverato. Il giovane era stato ricoverato nel reparto di malattie infettive per sospetta meningite. 
I primi esami di laboratorio effettuati avevano escluso la presenza dei microorganismi responsabili delle temutissime meningiti epidemiche, quelle del tipo B e C che nello stesso periodo avevano provocato un assalto al vaccino, dopo i diversi casi di contagio registratisi nello stesso periodo in Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Secondo l’equipe medica, dopo i primi esami di laboratorio, il giovane aveva contratto una meningite di tipo batterico non diffusiva, causata da un microorganismo diverso da quelli che provocano le infiammazioni fulminanti. 
I sanitari completarono il set di esami strumentali e di laboratorio sul liquor, il liquido cefalorachidiano, un fluido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale, del 14enne, per individuare con esattezza l’origine dell’infiammazione che aveva interessato le meningi del ragazzo. Per massima sicurezza, il giovane venne ricoverato in isolamento e sottoposto a una terapia ad ampio spettro che permettesse di contrastare la proliferazione di una vasta gamma di microorganismi, tra i quali anche quelli responsabili delle temutissime meningiti di tipo B e C.
Oltre alla meningite, però, il ragazzo aveva anche un trauma cranico causato da una caduta provocata da una perdita di sensi forse dovuta alla stessa meningite. In seguito era stato operato alla testa e poi portato in un centro a Ceglie Messapica ma le condizioni sono peggiorate nel corso delle settimane tanto da essere ricoverato nuovamente al Perrino dove è deceduto l’altro ieri sera. Sembra, quindi, che sia stata la caduta più che la meningite a provocare danni cerebrali al ragazzo.
 
La comunità di Montalbano, appena venuta a conoscenza della tragedia, si è stretta attorno alla famiglia del giovane, molto conosciuto. Perdere la vita a soli 14 anni resta innaturale. Proprio a gennaio, poco prima che venisse conclamata la meningite, i numerosi casi registratisi sul territorio nazionale e anche in Puglia fecero esplodere la psicosi ed è per questo che l’Asl di Brindisi diramò una nota in cui smorzava gli allarmismi sottolineando come nella provincia brindisina non vi fossero registrati casi ma nello stesso tempo invitava al vaccino le categorie a rischio. I casi di meningite fatti registrare in Toscana avevano creato allarmismo tra la popolazione, ma come dichiarato dal Ministero della Salute, l’andamento dei dati rispecchiava il trend degli ultimi anni e non esisteva alcuna emergenza di sanità pubblica a livello nazionale - scrive l’azienda sanitaria brindisina -. La situazione è stata monitorata dalla Società Italiana di Igiene (SItI) e il Ministero della Salute che aveva pubblicato un vademecum per i cittadini con tutto ciò che è importante sapere sulla meningite. 
In Puglia non esisteva alcuna emergenza e in provincia di Brindisi, almeno fino a metà gennaio, non si era verificato nessun caso. Tuttavia la misura più efficace per ridurre il rischio di diffusione della malattia resta la vaccinazione poiché assicura una protezione diretta del vaccinato ma anche indiretta nei confronti della popolazione.
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