Blitz della Finanza in Comune, acquisiti documenti sulla Tari

Blitz della Finanza in Comune, acquisiti documenti sulla Tari
di Gianni CANNALIRE
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Domenica 17 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:19
Un’indagine al momento conoscitiva è stata aperta dalla Procura presso la Corte dei Conti sul “pasticcio” della Tari, la tassa sulla raccolta dei rifiuti con il relativo caos delle tariffe, degli aumenti, e dei rimborsi. 
La Guardia di finanza di Brindisi, su delega della Corte dei Conti, ha fatto visita nei giorni scorsi a Palazzo Imperiali, sede del municipio. Nel mirino dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria alcuni atti amministrativi che, stando alle scarne notizie trapelate riguarderebbero proprio la Tari, la cui problematica ha scatenato nei mesi scorsi l’ira dei cittadini e provocato aspre polemiche a livello politico da parte delle opposizioni contro la disciolta amministrazione comunale. Sembra che sotto la lente d’ingrandimento delle fiamme gialle siano finiti pure alcuni atti riguardanti premi intascati per indennità di risultato da qualche dirigente comunale.
La Guardia di Finanza in particolare si è recata al settore dei Servizi Finanziari, dove sono stati acquisiti i documenti utili agli accertamenti disposti. Stante il massimo riserbo che vige attorno alla visita delle fiamme gialle in municipio, al momento non è dato sapere quali possano essere i reati o gli illeciti amministrativi contestati. Nei mesi scorsi alla Corte di conti sarebbe pervenuto un dettagliato esposto che a quanto pare ha dato origine ai successivi controlli, prima con una comunicazione e poi successivamente con l’acquisizione di documenti presso la sede municipale.
 
L’8 giugno scorso cittadini, commercianti, negozianti presero pacificamente d’assaltol’atrio del castello Imperiali per un sit-in contro l’aumentodella Tari, la tassa sui rifiuti. In quella circostanza il sindaco Maurizio Bruno tentò di placare gli animi spiegando dal suo punto di vista le ragioni dell’aumento della Tari.
Gli aumenti riscontrati sulla Tari per l’anno 2017 rispetto alle precedenti annualità hanno generato a Francavilla una vera e propria sollevazione popolare culminata con la costituzione di un comitato cittadino. L’aggravio della tassazione deriverebbe in parte dalla necessità di recuperare l’aumento della Tari illegittimamente richiesto e incassato per il 2015 e come tale da compensare o restituire ai contribuenti, ed in parte dagli aumenti dei costi di trasporto o, più in generale, di smaltimento dei rifiuti.
La questione, prima della scorsa estate, approdò in consiglio comunale a seguito della richiesta di convocazione firmata da nove consiglieri comunali dell’opposizione. Sulla Tari l’ex senatore Euprepio Curto il 7 giugno disse che c’erano gravi responsabilità del sindaco Maurizio Bruno e del Partito Democratico. Sotto accusa, da parte delle opposizioni, perb il pasticcio-Tari finì anche il dirigente comunale dei Servizi Finanziari Gabriele Falco.
Prima dello scioglimento del consiglio comunale a metà novembre scorso arrivò l’annuncio da parte della giunta comunale di una riduzione del costo complessivo del servizio rifiuti e la conseguente diminuzione della tariffa della Tari attorno al 20 per cento, proposta questa poi passata in assise comunale. La notizia venne accolta con misurata soddisfazione dal comitato spontaneo di cittadini denominato “ComplemenTari” e dal Mab. Rimane in atto la mobilitazione almeno sino alla emissione dei nuovi bollettini per la Tari. 
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