Natale di risparmio ma ai regali non si rinuncia
20 euro la spesa media

Natale di risparmio ma ai regali non si rinuncia 20 euro la spesa media
di Vincenzo MAGGIORE
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 12:02
Non c’è Natale che non porti con sé l’attesa da parte della comunità di vivere momenti di gioia e spensieratezza con le persone care.
A meno dieci dal 25 dicembre fervono i preparativi per quelli che i commercianti sperano possano rivelarsi giorni intensi di lavoro e di guadagno. E’ risaputo e non c’è nulla di male nel considerare il periodo che precede il giorno di Natale come uno dei più fruttuosi da un punto di vista commerciale. Negli ultimi anni, però, la medesima attività nella città di Brindisi (come in buona parte della nazione) ha sofferto una netto ridimensionamento rispetto agli ’80 e ’90, anni in cui la voglia di spendere era agevolata da una maggiore disponibilità economica. I primi a segnalare le difficoltà del settore sono sempre i commercianti del centro storico che, a fasi alterne, discutono sulle disposizione in tema di urbanistica che avrebbero penalizzato i propri esercizi.
Anche dalle parti dei centri commerciali, il Natale fa capolino pian piano, senza registrare i picchi del passato. Gli stessi centri che, agli occhi di molti esercenti che operano in città, sarebbero la vera causa del calo complessivo dei loro guadagni. Senza entrare nel merito di polemiche ormai ataviche, sarà utile segnalare alcuni punti condivisi da buona parte dei responsabili dei negozi presenti presso l’Ipercoop: per quanto riguarda i regali, la clientela si orienta sempre più spesso verso articoli di basso costo, non disdegna i libri e in molti casi ha provveduto durante l’ultimo Black Friday.
«Rispetto allo scorso anno, in questo periodo si può contare una lieve crescita – dichiara Costanza Scalera, responsabile di C’Art – in generale, lo scontrino medio si è progressivamente abbassato. La gente non vuole spendere più di 20 euro per singolo articolo. Il nostro target di riferimento trova numerose possibilità partendo da una spesa di pochi euro. Quest’anno sono molto richiesti i portafogli per gli uomini e i profumatori per le donne. Nella prima settimana di dicembre ci sono stati pochi acquisti. Il movimento dei clienti era finalizzato perlopiù alla ricerca. Da questa settimana si è passati all’azione».
Buone notizie arrivano dalla libreria Giunti, rappresentata da Antonella Marseglia: «Qualcuno potrà restare sorpreso, ma il libro continua ad essere un oggetto molto richiesto e rappresenta ancora una soluzione ottimale come dono natalizio – dice – possiamo anche constatare che molti acquirenti si indirizzano sui testi per l’infanzia. Ciò è un segnale importante in un momento in cui, solitamente, si tende a privilegiare il reparto tecnologico per i bambini. In generale, i libri più richiesti sono quelli che rispecchiano le classifiche del momento. Si spazia tra saggistica, gialli e avventura. Su tutti, gli autori più in voga in questo periodo sono Stephen King e Fabio Volo».
 
Spostandosi sul versante dell’abbigliamento, parlano Francesca Caforio e Simona De Simone di “Fiorella Rubino”: «Sicuramente non è più il Natale di tanti anni fa – dicono – l’atmosfera è cambiata. Oggi si aspetta sempre l’ultimo momento per fare compere. Quest’anno in particolare, si è partiti in ritardo anche perché a fine novembre il Black Friday ha messo molte persone nella condizione di spendere. A Brindisi la politica degli sconti ha molta presa. In tanti ne hanno approfittato, così come più di qualcuno preferirà aspettare il mese dei saldi per utilizzare i regali in denaro. Ad ogni modo, l’ultima settimana prima del 25 dicembre è sempre quella più caotica anche grazie ai forestieri che rientrano a casa e agli studenti che chiudono la prima parte dell’anno scolastico».
Infine, racconta la sua esperienza Sandro Freddo, commerciante di Gallipoli che in questi giorni ha uno stand proprio nel centro della galleria dell’Ipercoop. «Stiamo facendo un tentativo per entrare nel mercato di Brindisi – racconta – la nostra attività si basa su piccoli capi e grembiuli che vengono personalizzati con una macchina da cucire storica, a mano libera. Ogni pezzo è unico. Ovviamente, la clientela si avvicina titubante, ma le soluzioni artigianali hanno un fascino particolare che quasi sempre induce all’acquisto».
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