Nuove tariffe Tari. Batosta per le famiglie numerose

Soldi
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di di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 23 Marzo 2019, 09:18
L'amministrazione è pronta a rideterminare le tariffe Tari che, come sostiene l'assessore al Bilancio Cristiano D'Errico, in passato sono state semplicemente replicate anno dopo anno, senza una vera e propria valutazione sulle varie categorie, domestiche e non domestiche. Ma alla fine, gli aumenti ci saranno e per le famiglie particolarmente numerose, quelle con sei o più persone, arriveranno fino al 15 o al 16 per cento. Il sindaco Riccardo Rossi, tuttavia, garantisce riduzioni per le famiglie poco numerose e per i commercianti.
«Non si tratta - spiega l'assessore al Bilancio - di un aumento ma di avere preso i costi ed averli redistribuiti secondo la normativa». La determinazione delle tariffe, prosegue, «è avvenuta con un mero ribaltamento che è andato avanti dal 2014 a giorni nostri. Questo significa che, invece, di determinarle in modo puntuale, lo si è fatto un po' a sentimento». Non solo. «L'allarme è scattato - riferisce - quando è arrivata sul mio tavolo una sentenza del Tar che dava ragione a Federalberghi in un contenzioso nel quale il Comune non si era neanche costituito. Una cosa che, visto come sono state replicate le tariffe dal 2014 in poi, è avvenuta anno dopo anno».
Per diversi anni consecutivi, infatti, il Tar ha dato ragione agli albergatori brindisini che contestavano, tra i tanti punti, il fatto che nella relazione del gestore non si dà atto della ripartizione dei costi del servizio tra le due macrocategorie di utenze domestiche e non domestiche e non viene riportato il metodo o le procedure per suddividere le utenze tra le due macrocategorie. Per non parlare del fatto che la stessa tariffa Tari è sempre stata applicata agli alberghi con ristorante ed a quelli senza, i quali evidentemente producono molti meno rifiuti dei primi. Dopo l'ennesima sentenza, spiega quindi l'assessore, le tariffe non potevano più essere applicate come in passato, «per non incorrere per l'ennesima volta in una bastonata» da parte del Tar. «A questo punto, cosa fare se non rimodulare tutto e determinare in alcuni casi aumenti ed in altri abbassamenti?».
La rimodulazione delle tariffe Tari, tuttavia, secondo quanto riferito dal sindaco Riccardo Rossi non avrà solo l'effetto di aumentare la cifra pagata dalle famiglie numerose. Il primo cittadino, infatti, ha parlato di «diminuzione per tutte le attività commerciali e per le famiglie non numerose».
Non ci sarà, invece, il tanto temuto aumento dei costi di conferimento della frazione non riciclabile dei rifiuti solidi urbani nella discarica di Formica Ambiente che avrebbe portato la Tari a livelli molto più alti. È questo l'esito dell'incontro, tenutosi ieri mattina in Provincia, tra il presidente dell'ente provinciale Riccardo Rossi, il commissario dell'Agenzia territoriale per il servizio di gestione dei rifiuti Gianfranco Grandaliano ed i sindaci dei Comuni che conferiscono i propri rifiuti nella discarica privata di Formica Ambiente, eccezion fatta per Carovigno, i cui rappresentanti non hanno partecipato.
Il costo per tonnellata, dunque, rimarrà di 83 euro e non salirà fino a 100. Molto soddisfatto si è detto il sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo, che nei giorni scorsi aveva provato a muoversi per contrastare l'aumento ed aveva contestato il ristoro ambientale in favore dei Comuni i cui territori ospitano discariche, come Brindisi. Il ristoro, di 0,75 euro a tonnellata, è tuttavia previsto dall'accordo siglato ieri in Provincia, il verbale sarà inviato anche a Formica Ambiente.
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