Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato che il rogo si propagasse in maniera più ampia. Il lavoro dei pompieri della Città bianca è andato avanti per diversi minuti: sono state ispezionate tutte le aree interessate dalle fiamme ed è stato messo in sicurezza anche l’intero stabile. Non sono stati riscontrati eventuali problemi di agibilità. Sul posto sono giunti anche gli agenti del commissariato di Ostuni. Dai primi rilievi e dall’ascolto della testimonianza del titolare dell’attività commerciale gli inquirenti escluderebbero richieste estorsive alla base di questo atto intimidatorio. L’ipotesi prevalente è che possa trattarsi di un diverbio per consumazioni non pagate, sfociato poi nell’insano gesto di appiccare l’incendio nel bar per procurare un grave danno al gestore. In zona non sono presenti telecamere di video sorveglianza pubbliche o private, d’aiuto al lavoro d’inchiesta degli inquirenti. Detective della Città bianca, coordinati dal commissario Gianni Albano sul posto martedì notte, che hanno avviato un’attività investigativa partendo dai racconti del titolare e da alcune tracce ritrovate nel locale. Massimo il riserbo sull’indagine: i poliziotti stanno cercando di ricostruire quanto avvenuto in Corso Mazzini, utilizzando i dettagli recuperati, ed individuando possibili passi falsi commessi dall’autore dell’atto intimidatorio, che potrebbero portare alla sua individuazione.
L’assenza di testimoni e delle immagini dei circuiti di sorveglianza potrebbero essere un doppio ostacolo a rallentare un’attività investigativa, che va avanti ininterrottamente dalla notte di ieri.
Non è escluso, però, che le indagini possano avere sviluppi a stretto giro. Le operazioni di spegnimento dell’incendio sono andate avanti per decine di minuti in corso Mazzini da parte dei vigili del fuoco di Ostuni. I maggiori danni si sono verificati non nell’area centrale del bar, ma in una sala attigua, anche perché è dalla parte laterale dell’immobile che i malviventi hanno fatto partire l’incendio, attraverso del liquido infiammabile. Cause e movente viaggiano all’ombra di un mistero a cui l’autorità giudiziaria in queste ore è impegnata a svelare l’autore e possibili complici: così come l’indagine si concentrerà, anche, sulle dinamiche preliminari alla base del gesto, e quindi se possa trattarsi di micro delinquenza o di un episodio isolato per questioni private, che coinvolgerebbe qualche avventore.