Sparatoria in discoteca: otto anni di carcere

Sparatoria in discoteca: otto anni di carcere
3 Minuti di Lettura
Sabato 7 Ottobre 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 21:01
Deve scontare una pena di otto anni: torna in carcere Carmelo Vasta. Al 41enne della Città bianca è stato notificato un ordine di esecuzione da parte della procura generale della Repubblica della Corte d’Appello di Lecce. Sono stati gli agenti del commissariato di Ostuni, insieme con la polizia penitenziaria del capoluogo salentino, a notificare il provvedimento ed ad associare l’uomo nel carcere leccese al termine di una complessa attività d’indagine. Vasta in uno degli ultimi procedimenti processuali a suo carico è stato riconosciuto colpevole - come riferito in una nota della Polizia di Stato- di associazione per delinquere di stampo mafioso (416 bis), attraverso la commissione di una serie di reati tra cui estorsione, tentati omicidi e traffico di droga. Secondo i riscontri dell’autorità giudiziaria il 41enne era affiliato a uno dei clan della Sacra Corona Unita ed in particolare a quello che faceva riferimento al boss Daniele Vicientino, catturato nel marzo del 2011. C’è un altro episodio che vide coinvolto Carmelo Vasta. Il 41enne, infatti, è stato accusato di tentato omicidio nonché di detenzione e porto di arma da fuoco in luogo pubblico. Il 31 maggio del 2009 a Rosa Marina, nei pressi di una discoteca- secondo quanto accertato dagli inquirenti- l’uomo sparò alcuni colpi d’arma da fuoco (fu utilizzata una pistola 7,65 modello Zastava) nei confronti di Tobia Parisi, buttafuori all’interno dello stesso locale. Per l’autorità giudiziaria i contrasti tra i due erano legati al controllo del servizio di sicurezza nel cuore della movida sulla costa ostunese. Vecchi dissapori che culminarono nell’esplosione di cinque colpi all’indirizzo di Parisi e che causarono il ferimento ad una gamba di una turista trovatasi lì per caso e “colpevole” solo di essere andata in discoteca a divertirsi.
 
E così ora la giustizia ha presentato il suo conto per il 41enne, con la pena che tra gli sviluppi di un’attività investigativa complessa ed articolata della Polizia di Stato i cui riscontri, nel corso dei tempi sono stati condivisi dall’Autorità giudiziaria. Circostanze che hanno determinato anche l’ordine di esecuzione da parte dell’autorità giudiziaria del capoluogo salentino, che ha disposto il trasferimento in carcere di Vasta. Il 41enne in tutte queste settimane, in attesa del provvedimento, è stato tenuto sotto stretta osservazione da parte dei poliziotti, coordinati dal commissario Gianni Albano, fino alla notifica in carcere del provvedimento, alla presenza del suo legale di fiducia, Mazzeo del Foro di Lecce. A pronunciarsi, anche su Vasta, il 21 settembre scorso era stata la Cassazione nell’ultima fase del processo “Zero”, che faceva riferimento alla corposa operazione di polizia giudiziaria nata per far luce su una serie di omicidi e tentati omicidi della Scu commessi tra gli anni 90’ fino al 2012. Tra gli episodi sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine, per cui sono state fatte emergere tutte le prove, la lite a colpi di pistola a Rosa Marina nel maggio del 2009, con il ferimento di Tobia Parisi e le responsabilità accertate di Carmelo Vasta in ordine a quella sparatoria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA