Sperona l’auto dei carabinieri: in casa aveva l’allaccio abusivo

Sperona l’auto dei carabinieri: in casa aveva l’allaccio abusivo
di Maria Teresa LANZILLOTTI
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Lunedì 20 Febbraio 2017, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 16:37
Non rispetta l’Alt, anzi sperona l’auto dei carabinieri di San Vito dei Normanni dopo un lungo inseguimento perché alla guida di un mezzo senza assicurazione. Finisce per essere scovato ed arrestato nella casa della madre, allacciata abusivamente alla rete elettrica, e mette nei guai anche quest’ultima.
È accaduto tutto nella tarda serata di venerdì. Una pattuglia degli uomini dell’Arma muoveva in via Mesagne, una delle principali arterie stradali sanvitesi. Tutto tranquillo, quando ad un tratto i militari hanno notato sfrecciare un’utilitaria.
Con l’intento di bloccare il guidatore e quindi la corsa, la pattuglia si è data all’inseguimento della Rover modello 45. Ma pur resosi conto di avere i carabinieri alla calcagna, il guidatore non si è fermato, anzi, ha premuto il piede sull’acceleratore. In auto con lui c’era un passeggero.
L’inseguimento è andato avanti per molto, tanto che da San Vito si è spostato a Brindisi. Qui, raggiunta località Apani, nei pressi di contrada Restinco, l’auto ha imboccato una strada senza uscita.
A questo punto, i militari hanno pensato che si potesse mettere la parola fine a quell’azione. In due sono scesi dal mezzo di servizio ed hanno intimato a guidatore e passeggero della Rover di abbandonare immediatamente l’auto.
Nulla da fare. L’uomo alla guida ha inserito la retromarcia e ha iniziato le manovre utili per darsi alla fuga. Fine non facilmente raggiungibile, l’auto dei carabinieri occupava la strada. Allora questi, ha colpito la fiancata del mezzo e, dopo averlo speronato, ha ripreso la sua corsa.
I militari sono stati costretti a fermarsi anziché riprendere l’inseguimento. A causa del colpo subito i due carabinieri che avevano tentato di bloccare l’auto sospetta sono rimasti feriti. Immediati i soccorsi ed il trasporto presso l’ospedale di Brindisi per gli accertamenti del caso.
Uomini dell’Arma in corsia, fuggitivi dileguati nel nulla.
Rientrato l’allarme, i carabinieri del nucleo operativo e radio mobile hanno dato il via alle indagini volte ad identificare e rintracciare il guidatore della Rover.
La ricerca è durata poco. Il responsabile è stato scovato nella casa di famiglia, in campagna. Si tratta di Angelo Raffaele Leo, 26enne del posto. E la ragione della fuga è dovuta alla mancanza di copertura assicurativa del mezzo lanciato a folle corsa.
Il ragazzo è stato arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento e dovrà rispondere delle violazioni compiute in ordine al Codice della strada.
Ma la storia non finisce qui. Durante la perquisizione domiciliare a carico del 26enne, i carabinieri hanno scoperto che l’abitazione era allacciata abusivamente alla rete elettrica. I tecnici Enel hanno stimato il valore del danno per una somma pari ad 80mila euro. A questo punto sono scattate le manette anche per la madre del 26enne, Laura Urgese, 46enne di Brindisi, proprietaria della casa.
Madre e figlio sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, mentre i carabinieri feriti se la sono cavata con una prognosi di guarigione di 20 e 12 giorni.
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