Sentenza storica: annullata multa di Sky per proiezione in pubblico

Sentenza storica: annullata multa di Sky per proiezione in pubblico
di Giorgio GARGASOLE
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Gennaio 2017, 06:45 - Ultimo aggiornamento: 20:35
BRINDISI - Ci sono voluti quasi sei anni ma, alla fine, il Tribunale di Brindisi, ha dato ragione ad un abbonato Sky che aveva contestato un verbale della tv satellitare di 6.970 euro.
Una sanzione che era stata contestata a seguito della relazione di un verbale stilato da un agente Sky per un uso ritenuto irregolare di una scheda della tv a pagamento utilizzata in un locale pubblico. La società della pay tv aveva chiesto al Tribunale di Brindisi il pagamento della sanzione di circa 7000 euro. Una richiesta alla quale, il protagonista di questa vicenda, una signora brindisina, ha contestato assistita dall’avvocato Emilio Graziuso, componente del consiglio direttivo nazionale della Confconsumatori ed esperto di clausole abusive avendo pubblicato numerosi libri al riguardo con le più prestigiose case editrici giuridiche.
Il legale ha contestato integralmente la ricostruzione dei fatti fornita da Sky e, nello specifico, è stata contestata la validità del verbale di contestazione e della clausola penale in base alla quale la società chiedeva la condanna alla corresponsione della somma di 6.960 a titolo di penale. «Siamo molto soddisfatti per questa importante vittoria giudiziaria – afferma l’avocato Emilio Graziuso della Confconsumatori sottolineando che – innanzitutto, nel corso del processo, siamo riusciti a dimostrare l’assoluta inattendibilità del verbale redatto dall’agente Sky poiché era privo di elementi essenziali e non era mai stato sottoscritto sia dal titolare della card sia dal titolare dell’esercizio commerciale nel quale Sky sosteneva che fosse stata trovata in uso la smart card. Inoltre, è stata accolta l’eccezione di abusività della clausola contenuta nel contratto di abbonamento secondo la quale il consumatore, in caso di utilizzo della card nell’ambito di una attività commerciale avrebbe dovuto pagare la somma di 6.960 euro a titolo di penale».
L’avvocato Graziuso sottolinea anche che «è indubbiamente di importanza generale per tutta la categoria dei consumatori, la dichiarazione di abusività della clausola penale contenuta nei contratti Sky perché – conclude l’avvocato di Confconsumatori - provoca ai danni del contraente più debole un significativo squilibrio, di carattere negativo, dei diritti ed obblighi di quest’ultimo nei confronti dell’operatore professionale. Inoltre, la clausola in esame provoca anche uno squilibrio di carattere economico. Il tribunale di Brindisi, con la sentenza emessa dal giudice Luigia Fiorenza ha evidenziato come sia sproporzionata una penale di 7mila euro».
Quanto stabilito dal Tribunale di Brindisi è importante anche sotto il profilo dei precedenti giudiziari. Non è escluso, infatti, che anche altri abbonati che possono trovarsi in situazioni simili, utilizzino questa sentenza a proprio favore per delle richieste ritenute troppo esose.
© RIPRODUZIONE RISERVATA