Si accorciano i tempi d'attesa, ma restano ancora lenti: 7 mesi per una mammografia

Medici
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di Maurizio DISTANTE
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Lunedì 18 Marzo 2019, 07:57
In attesa della discussione di domani, martedì, nell'aula del Consiglio regionale chiamato ad esprimersi sulla proposta di legge messa a punto da Fabiano Amati per l'abbattimento delle liste d'attesa attraverso una serie di istituti di controllo e prevenzione sulle prestazioni erogate dai medici dei servizio sanitario pubblico, e a pochi giorni dall'intesa trovata tra il Ministero della Salute e le Regioni che hanno trovato l'accordo sul Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa per il triennio 2019-2021, la provincia di Brindisi offre uno spaccato della situazione generale che si vive quando si prenota un esame o una visita presso il sistema pubblico.
Sui portali delle aziende sanitarie, infatti, si possono consultare i tempi di attesa ex ante, ossia quelli prospettati al momento della prenotazione, e quelli ex post, il tempo che effettivamente ci vuole per sottoporsi all'analisi di cui si ha bisogno. La situazione presenta uno storico che permette di valutare come la questione si è evoluta nel corso degli ultimi anni, apprezzando miglioramenti o peggioramenti nell'erogazione degli esami strumentali o delle visite specialistiche che possono essere effettuati presso le strutture del servizio sanitario pubblico.
L'ultimo arco temporale tenuto in conto dallo studio, in attesa dei nuovi dati che sono in fase di raccolta e di elaborazione, risale all'ottobre scorso e restituisce una situazione molto simile a quella dei periodi precedentemente presi in considerazione: per una mammografia, da sempre maglia nera per mancata celerità di erogazione, il tempo di attesa prospettato, quindi ex ante, è di 69 giorni mentre l'attesa ex post, ossia quella reale, è di ben 230 giorni.
Per leggere il dato, bisogna tener presente che l'attesa ex ante si riferisce alla prenotazione effettuata nei giorni di ottobre del 2018 presi in considerazione dagli analisti dell'Asl: per capire se il dato ex ante di questa rilevazione sia corretto, bisogna attendere l'effettiva erogazione della prestazione e confrontare i giorni previsti con quelli che realmente sono passati. I 230 giorni ex post che le donne che si sono sottoposte a mammografia nel mese di ottobre scorso hanno atteso, quindi, confermano il dato della precedente rilevazione, quando l'attesa ex ante per qesto tipo di esame diceva 211. In pratica, se il dato ex ante fornito dall'Asl dovesse confermare i 69 giorni prospettati sarebbe un gran bel passo avanti nella direzione di una contrazione delle liste. Questo, però, al momento non è dato sapere: per quel che si può dire al momento è che per una mammografia a Brindisi si attendono 230 giorni con una tendenza al miglioramento.
Un'altra prestazione da maglia grigio scuro è l'ecomammografia, che vive la stessa situazione della mammografia: il tempo di attesa ex ante, infatti, è di soli 74 giorni ma per riceverne una, a ottobre scorso, bisognava aspettare ben 219 giorni.
Attese superiori a 100 giorni, quasi tutte con un previsto miglioramento, sono necessarie per una visita di chirugia vascolare, 139 giorni ex ante e 128 ex post; visita oculistica, 136 giorni ex ante e 99 ex post; risonanza magnetica del tronco encefalico, 100 giorni ex ante e 101 ex post; ecografia capo e collo, 91 giorni ex ante e 120 ex post; ecolordoppler dei tronchi sovraortici, 104 giorni ex ante e 145 ex post; ecolordoppler dei vasi periferici, 130 giorni ex ante e 124 ex post; fondo oculare, 104 giorni ex ante e 97 ex post. Ci sono, naturalmente, altre prestazioni che riescono a coprire in tempi ragionevoli le esigenze e le prenotazioni effettuate dagli utenti: per una Tac con o senza contrasto al bacino servono 9 giorni ex ante e 1 ex post; per una risonanza magnetica muscoloscheletrica, 22 giorni ex ante e 12 ex post; per una visita ortopedica, 17 giorni ex ante e 15 ex post.
Qualcosa, a breve, cambierà in virtù degli accordi stipulati tra governo e Regioni secondo i contenuti del Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa per il triennio 2019-2021 siglato negli scorsi giorni. In più, domani dovrebbe esserci il voto in Consiglio regionale sulla proposta Amati che, in caso di approvazione, produrrebbe i suoi effetti in tempi relativamente veloci, imponendo nuove regole per l'erogazione delle prestazioni e privilegiando l'attività istituzionale dei camici bianchi a discapito di quella intramoenia.
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