Un aperitivo sul lungomare?
Arriva la piattaforma galleggiante

Un aperitivo sul lungomare? Arriva la piattaforma galleggiante
di Lucia PEZZUTO
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Domenica 22 Gennaio 2017, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 17:03
Una piattaforma galleggiante all’interno del porto in grado di ospitare un locale pubblico ed una serie di attività mirate ad incentivare e promuovere il turismo nella città di Brindisi. È questo il progetto di un giovane imprenditore, Cristian Giaquinto, 40 anni brindisino, che crede molto nella sua terra. «Questo progetto nasce dall’idea di avere una città più turistica e sfruttare le sue potenzialità. E quale location migliore se non il porto per creare qualcosa di attrattivo» spiega Giaquinto. L’ispirazione parte da un ristorante galleggiante realizzato nel porto di Valona in Albania, spiega l’imprenditore: «Guardandolo mi sono detto: “e perché non farlo anche qui a Brindisi?”».
Così prende vita il disegno realizzato dalla “6eco srl”, un’azienda di Torino che produce pontili galleggianti e modulari per marine, porti e darsene. La “6eco”, sulla scorta delle indicazioni di Giaquinto, ha preparato il progetto: una zattera galleggiate lunga 15x40 metri, composta da elementi a forma di cubo in Pvc con inserti che si agganciano l’uno con l’altro, e bitte di ancoraggio con corpi morti sul fondo, sopra un telaio in alluminio che serve per l’irrigidimento di supporto al tavolato in tech, circondato da paletti e con una copertura magari in stile marinaresco. «Con questa idea sono andato dal comandante della Capitaneria di Porto – spiega Giaquinto- ed ho chiesto se ci fossero posti liberi. Ne abbiamo individuato uno che non avesse permessi in scadenza o permessi che non si sarebbero rinnovati. Si tratta di uno specchio d’acqua libero che si trova difronte a Palazzo Montenegro, tra la fermata Stp della motobarca e il distributore di carburante Pennetta».
Nell’esaminare il progetto e valutare la collocazione della piattaforma galleggiante si è tenuto conto anche del possibile intralcio alla navigazione. Pare che l’area prescelta non desti di questi problemi, anzi, il punto sarebbe anche ottimale, visto che potrebbe facilmente collegarsi al ramo fognario che si trova propria in quella zona. «Il comandante della Capitaneria ha subito apprezzato questo progetto per questo abbiamo già fatto un primo sopralluogo non ufficiale - spiega l’imprenditore - fortunatamente non ci sono neppure problemi di intralcio alla navigazione, ma se ce ne fossero stati doterei la zattera di un gommoncino che all’occorrenza la possa sganciare e spostare per il tempo necessario a non intralciare la navigazione e poi rimetterla al suo posto».
 
Il progetto prevede che sulla piattaforma galleggiante sia realizzato un locale pubblico ma che al tempo stesso possa anche accogliere altre iniziative mirate alla promozione turistica o a scopo d’intrattenimento qualora le associazioni benefiche lo richiedano.
Secondo un primo preventivo solo la realizzazione della zattera costerebbe intorno ai 15/20 mila euro, completando l’allestimento si arriva a 50mila euro. «Io sono pronto anche a cederlo il progetto a chi sia disponibile ad investire. L’importante che la città viva» dice Giaquinto. «Vorrei che almeno un giorno a settimana, per sempre, il locale fosse dedicato alle associazioni, che hanno uno scopo benefico, ad esempio a coloro che si occupano dei bimbi diversamente abili. Si potrebbero organizzare tante attività legate al mare».
Cristian Giaquinto quindi sarebbe anche disposto a cedere gratuitamente il progetto a chiunque fosse disponibile a utilizzarlo per incentivare il turismo in città. Il progetto è stato consegnato e protocollato all’Autorità portuale che lo sta valutando e poi dovrà avere il nullaosta da parte del Comune di Brindisi e della Capitaneria. «Chiedo alle istituzioni locali di valutare questo progetto, penso che sia una bella opportunità per la città. Sono disposto a modificarlo ed attenermi a qualsiasi indicazione mi verrà data» conclude l’imprenditore. «Credo molto in questa città dalla quale ho avuto tante soddisfazioni, per questo ci tengo, perché da brindisino credo nelle sue potenzialità».
 
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