Il ritorno dei Negramaro: nuovo album e nuovo tour. Attesa per il concerto a Lecce

Negramaro, foto di Pietro Pappalardo
Negramaro, foto di Pietro Pappalardo
di Valeria BLANCO
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Domenica 15 Ottobre 2017, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 16:20

Chi c'era al Planet di Lequile, in quel freddo novembre del 2004, oppure al Candle di Lecce, piuttosto che in uno dei fumosi pub della provincia in cui i Negramaro muovevano i loro primi passi, giura che qualcosa nell'aria si sentiva già. C'era un'energia, una vibrazione che non era solo quella delle corde delle chitarre. E che avvertivi solo quando sul palco salivano loro: poche cover e molti brani originali, tanta voglia di raccontare il mondo con la musica. E di farlo a modo loro, senza troppi compormessi. Rouge o noir.

Non c'erano i talent, nei primi Duemila. Amici si chiamava Saranno Famosi e X-Factor sarebbe arrivato in Italia solo nel 2008. Ma poco importa, perché se ci fossero stati, loro avrebbero scelto sempre la strada, la gavetta, l'adrenalina del palco e dei live. Oggi molti di quei locali dove i Negramaro suonavano vent'anni fa non esistono più. Loro invece esistono eccome: sei album (il settimo in arrivo il 17 novembre), una lista infinita di premi, moltissime collaborazioni anche internazionali e un ventaglio di grandi nomi della musica italiana (Mina, Vecchioni, Patti Pravo, Laura Pausini per citarne alcuni) che hanno fortemente voluto e interpretato un brano scritto da Giuliano Sangiorgi.

Ma nei primi Duemila era tutto più difficile. Le canzoni nascevano in cantina e i soldi bastavano appena per pagare la benzina con cui fare il giro di piccoli festival a bordo di un furgone. Il Salento era lontano da tutto, ma qualcosa già ribolliva sotto la cenere. 

Ma siamo al Planet, nel 2004: ultimo live salentino della band (la formazione era quella attuale: Giuliano Sangiorgi, Emanuele Spedicato, Danilo Tasco, Andrea Mariano e Andrea De Rocco) prima di partire per Sanremo, in concorso nella sezione Giovani. Il primo live di un'era di grandi successi, se si guarda da un'altra prospettiva. Perché, sebbene l'esibizione al Festival non sia andata bene (anche a causa di disguidi tecnici) è proprio da lì che è partita l'affermazione.
 

 


Qualche mese dopo, al concerto all'Ecotekne di Lecce organizzato dall'associazione universitaria La Sveglia, la band arriva che l'aria è già cambiata. Pienone al porto di Gallipoli, l'anno dopo. E sembrava quasi un regalo assistere gratis al live di una band che stava per sfondare. Un concerto sul prato della Grottella, a casa a Copertino, qualche mese più tardi. E qui l'indimenticabile duetto con Franco Califano. Il primo di una lunghissima serie: due date al Palazzetto di Lecce nel 2005, lo straordinario concerto alle Cave del duca di Cavallino quando, a sorpresa, sul palco salì anche Jovanotti. E poi il ritorno a Cavallino, l'anno dopo, con le incursioni del violino di Mauro Pagani. Sono solo le tappe salentine di tour che stanno facendo conoscere i Negramaro in tutta l'Italia e che toccano alcune tra le location più suggestive della Penisola, compresi i teatri, tra cui il Politeama greco di Lecce nel novembre del 2007.

L'apoteosi è la conquista di San Siro nel 2008: un'esibizione da cui nasce l'unico album live. Ma restando a Lecce, seguono anni di assenza: sette senza concerti. Troppo grande il successo della band, troppo piccoli i posti che la città ha da offrire per contenere il numero e l'entusiasmo dei fan. Poi arriva il 2014 e lo stadio di via del Mare si accende dei colori dei Negramaro: sold-out, come quasi tutte le tappe di quel fortunato tour. Un abbraccio virtuale tra la band e il pubblico di casa: lo stesso del Planet (un po' cresciuto) più migliaia e migliaia di nuovi estimatori arrivati quell'anno, in pieno boom turistico, da ogni parte d'Italia. Sul palco gli amici di sempre Cesare Dell'Anna, Raffaele Casarano e gli Après la classe. Il tour si chiude con i fuochi d'artificio, una festa per aver ritrovato il calore di casa. Emozioni a mille, la promessa di tornare. Una promessa mantenuta: il 13 luglio sarà ancora via del Mare, ancora un'emozione forte, un ritorno a casa, un abbraccio lungo. E sarà ancora un sold-out.

 

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