Il bidet sbarca negli Usa: tutti lo vogliono senza badare a spese

Il bidet sbarca negli Usa: tutti lo vogliono senza badare a spese
di Anna Guaita
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Martedì 18 Aprile 2017, 22:19 - Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 10:31
NEW YORK – Il bidet, questo sconosciuto. Per decenni i turisti europei in Usa hanno avuto l’amara sorpresa di non trovarlo neanche negli alberghi di lusso. Oggi il bidet sta diventando un trend: i millennials ne hanno scoperto l’immensa utilità, sia igienica sia ambientale, e le vendite vanno alle stelle. Dal 2010 in poi, le vendite sono aumentate almeno del 10 per cento ogni anno, e nel 2016 se ne sono venduti il 30 per cento più dell’anno precedente.

Se il bidet non compariva nelle case americane si doveva – secondo quanto è stato ricostruito da storici e sociologi – a motivi politici e morali. Nell’Ottocento, a renderlo impopolare sarebbe stato il fatto che si trattava di una invenzione francese, usata nelle case degli odiati aristocratici. Nel Novecento è poi successo che i soldati americani li avevano visti in Francia nelle case di tolleranza durante la prima e la seconda guerra mondiale e quindi li avevano identificati come un oggetto legato al peccato e all’immoralità.

Se ora l’approccio sta cambiando si deve sia a motivi di igiene che ambientali. In genere un americano consuma annualmente almeno 40 rotoli di carta igienica, 57 strappi al giorno. Per di più, quando l’individuo è a casa, spesso si fa anche la doccia, magari la seconda della giornata. Quindi grande spreco di carta e acqua, per non parlare dei prodotti chimici usati dalle case produttrici d carta igienica per renderla bianca, morbida e “pura”.

I medici poi sono sempre più decisi nel denunciare la scarsa igiene dell’area come causa di malattie come la prostatite batterica o le infezioni urinarie.

Aggiungete a questo panorama il fatto che milioni di americani ora viaggiano regolarmente in Europa e in Asia, e hanno potuto apprezzare l’utilità – e la perfetta moralità - del bidet. I giovani soprattutto ne sono diventati grandi estimatori.

Ma c’è un problema: i gabinetti delle case americane, soprattutto degli appartamenti di città, sono spesso molto piccoli. Trovarvi lo spazio per un bidet è quasi impossibile. Ma qui intervengono i produttori, che hanno lanciato alla grande sul mercato americano il wash-let, il water-bidet, cioè una tazza con funzione bidet incorporata. Ce ne sono in versione economica, e di lusso. La tavoletta del wc contiene un sistema per erogare acqua, miscelandola alla giusta temperatura, per poi schizzarla sulle parti intime, e accompagnare il tutto con soffi di aria calda per asciugarle.

Chi vuole sostituire l’intera tazza, può arrivare a spendere varie migliaia di dollari, per l’ultimo elegante prodotto high-tech che viene comandato via wi-fi, in modo da scegliere la temperatura dell’acqua, l’intensità del getto, l’inclinazione e la durata, così come la temperatura dei soffi d’aria calda. Ma chi dispone di poche centinaia di dollari, può semplicemente cambiare la tavoletta, con un ben più economico copriwater a “funzione bidet” et voilà… problema risolto.

Il futuro del bidet in America sembra dunque deciso. Gli analisti – c’è un istituto che ne studia il mercato sia negli Usa che nel resto del mondo – sono anzi sicuri: per gli americani il 2017 sarà l’anno del bidet.

 

 

 

 
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